L’ultimo ritrovato ecologico nella produzione di pneumatici sembra essere, per lo stupore di molti, la buccia del riso, altrimenti detta “lolla”. Questo materiale, che in natura riveste il chicco di riso e nella lavorazione dello stesso risulta essere di scarto, trova un nuovo interessante utilizzo dopo quello più “usuale” nelle lettiere per animali, come concime organico o come combustibile solido per la produzione di energia elettrica.
La “lolla” si farà pneumatico per le sue caratteristiche intrinseche: discreto potere calorifico (14 MJ/kg) ed elevato contenuto di silice su tutte. Il fatto che quasi il 20% del peso della buccia di riso sia costituito di silice è l’elemento principale per cui è stato scelto questo materiale per produrre pneumatici, ottenendo ottima resistenza al rotolamento, aumento dell’efficienza ed inaspettata tenuta di strada, soprattutto sul bagnato.
Le eco-gomme, così sono state ribattezzate, presentano numerosi vantaggi rispetto alla produzione classica di pneumatici, con le case di riferimento di settore (Pirelli e Goodyear) che da anni cercano di sdoganare la buccia di riso e cominciare ad utilizzare almeno in parte gli oltre 80 milioni di tonnellate che se ne producono ogni anno. Lo scopo è quello di ottenere un tipo di pneumatico che apporti benefici ecologici in produzione e durante l’uso.
Dopo i primi test effettuati risulta chiaro come l’eco-gomma, grazie al minore attrito con l’asfalto, consenta un calo di emissioni ed un risparmio notevole di carburante, non togliendo nulla alle capacità performanti dello pneumatico. Anche dal punto di vista estetico non ci saranno differenze tra i pneumatici prodotti con la lolla del riso e quelli normali: stessa durata, nessuna variazione delle caratteristiche e un costo finale invariato.