“Quartieri a luci rosse? Il Governo deve intervenire con una legge sulla prostituzione. Spaccio al Pigneto? Il Comune non può più fare nulla, lo Stato ha rinunciato a garantire la sicurezza ai cittadini”. 
Quartieri a luci rosse. Il governo deve fare una legge. A Roma in queste ore si fa un gran parlare. L’idea di creare in una parte dell’Eur il primo quartiere a luci rosse d’Italia ha scatenato il dibattito. C’è chi si dice favorevole ad una ipotesi del genere  perché così il fenomeno prostituzione verrebbe regolamentato. Chi invece non ne vuole sapere e ne fa una questione di principi etici e morali.
Nella mattinata di oggi, nel format ECG Regione,  su Radio Cusano Campus, la radio dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, è intervenuto anche per parlare di questo il vicesindaco di Roma Luigi Nieri.
“Quartieri a luci rosse? Una legge deve arrivare dal Governo”. In sintesi il succo delle dichiarazioni rilasciate a Radio Cusano Campus da Luigi Nieri, vicesindaco di Roma, è questo. Anche se sul tema prostituzione, in merito alla creazione di veri e propri quartieri a luci rosse, il vice primo cittadino della capitale ha aggiunto: ” Abbiamo alcuni quartieri che sono in grande sofferenza per una presenza massiccia di prostituzione. La proposta del presidente del IX Municipio Santoro è valida. Mi rendo conto di come una idea del genere possa generare qualche perplessità perchè rischia di passare un messaggio di legalizzazione della prostituzione, ma non è quello l’obiettivo del provvedimento. E’ giusto che si accendano i riflettori su questo problema e che il Governo intervenga con una legge”.
Governo che, secondo il vicesindaco di Roma, dovrebbe intervenire in modo specifico sul tema prostituzione e quartieri a luci rosse, ma anche, più in generale, sulla questione sicurezza: “Ci sono zone della città che stanno in mano alla criminalità organizzata, come quelle della movida, San Basilio e il Pigneto. Questo non può essere un problema del Comune di Roma, che non ha ovviamente modo di legiferare. Possibile che lo Stato abbia rinunciato a garantire la sicurezza ai cittadini? A San Lorenzo e al Pigneto (quartieri romani in cui da tempo i residenti denunciano una enorme presenza di spacciatori) non è che si può continuare a dire che sono stati fatti dei pattugliamenti e poi alla fine non cambia niente. Questi quartieri sono diventati invivibili per la presenza costante dei pusher che agiscono indisturbati. Noi come Comune possiamo fare proposte, ma sono tutti palliativi se il Governo non interviene”.
Da Roma, dunque, su prostituzione, quartieri a luci rosse e sicurezza è stato acceso un dibattito. Ora rispondere spetterà a chi siede in Parlamento.