Vi sono rimasti impressi. Ancora turbano il vostro immaginario. Non stiamo parlando di mostri da B-movies o assassini spietati alla Dario Argento ma di orgasmi al cinema. Perché l’argomento, anche se siamo ampiamente nel nuovo millennio, è piuttosto pruriginoso e perché vedere sul grande schermo momenti così intimi fa sempre un certo effetto. Sul web, tra forum e post di social, impazzano le opinioni su quali siano i 5 orgasmi più famosi al cinema. Vediamoli insieme.

Come da tradizionale musicale, esponiamo questa particolare chart “from down to up”. Ecco quali sono i 5 orgasmi più famosi al cinema:

5) Kate Winslet in “Titanic”
La mano di Kate spiaccicata sul vetro appannato dell’automobile ha saputo stamparsi nella vostra testa. Forse anche complice l’avvenenza di Di Caprio e il romanticismo di tutto il film, questo orgasmo è entrato nella storia.

4) Halle Berry in “Monster’s Ball”
Forse perché l’orgasmo arriva, in modo liberatorio, dopo che la bella Halle aveva copiosamente pianto o forse per la prestanza fisica dell’enigmatico Billy Bob Thorton o forse solo per la regia di grande livello. L’unica certezza è che in molti hanno segnalato la scena.

3) Malin Akerman in “Lo Spaccacuori”
“Sono stata molto cattiva, picchiami”. Inizia così la scena di sesso follemente comica tra Ben Stiller e la Akerman che chiosa in uno dei più risibili orgasmi al cinema. Il contrasto tra lo sparuto Ben e la scatenata Malin merita di rimanere negli annali.

2) Anna Mazzamauro in “Fantozzi in Paradiso”
A sorpresa si piazza al secondo posto questo film appartenente ad uno dei personaggi più amati d’Italia. Dopo decenni e decenni, finalmente la Signorina Silvani si concede e i risultati sono… strabilianti;

1)   Meg Ryan in “Harry ti presento Sally”
La vittoria è a furor di popolo. Una giovanissima Meg Ryan simula, al centro di un ristorante, un lungo e furibondo orgasmo per dimostrare all’ingenuo Harry che le donne sanno fingere. Storica anche la battuta successiva. Una donna anziana, appena entrata nel locale, dice alla cameriera: “Quello che ha preso la signorina”;