Ultras oltre ogni barriera. Questo tifoso è cieco, ma ogni domenica va a in Curva per respirare dal vivo la propria passione. Il calcio come metafora della vita. Il calcio come colonna sonora di una esistenza scandita dai frenetici ritmi che la vita quotidiana impone e che si fermano, però, per novanta minuti a settimana. Quando gioca la squadra del cuore.Ultras oltre ogni barriera. La storia di Walter, il tifoso cieco. La sua è una storia che in queste ore sta facendo commuovere tutti. Appassionati di calcio e non solo. Walter, il tifoso in questione, è cieco. Eppure, per respirare dal vivo l’aria dello stadio, per non abbandonare la propria squadra del cuore, per restare vicino ad una passione che lo accompagna da quando era un bambino, questo tifoso cieco, ultras non vedente, è sempre presente.
La storia di Walter, il tifoso cieco ultras nell’anima. Walter non ci vede, è cieco, eppure il suo modo di intendere il calcio lo ha portato ad essere considerato un ultras in grado di superare ogni tipo di barriera. Walter, il tifoso cieco ultras nell’anima, anche se non ci vede, quando il San Lorenzo, team argentino, gioca in casa, è sempre presente. In Curva. In quella che considera come una sorta di seconda casa.
Walter, tifoso cieco, ultras oltre ogni barriera. Walter è sempre presente. In Curva. Non si perde una partita della sua squadra di calcio. Il San Lorenzo, il team argentino preferito anche da Papa Francesco, ce l’ha nel cuore. Per lui il calcio è tutto e ogni volta che va allo stadio, questo tifoso cieco, ultras nella mente, ascolta la radiocronaca della partita per sapere che cosa accade in campo, e al tempo stesso canta a perdifiato per la sua squadra insieme a tutto lo stadio. In questo si video lo si vede festeggiare la vittoria del suo club sui Newell Old Boys per 3 a 2.