Ravel Morrison è il nuovo Gazza. Chiariamo subito una cosa: chi non l’ha mai visto giocare può trovare esagerato il paragone tra un giovane talento un po’ “matto” e il fuoriclasse che per poco non fece vincere i Mondiali di Italia 90 all’Inghilterra. 

Eppure di esagerato non c’è nulla. Ravel Morrison è il nuovo Gazza perché ne ha i pregi, una tecnica sopraffina, una classe da fenomeno puro in grado di far impazzire di gioia i tifosi e di rabbia gli avversari, così come i difetti. Gazza, alias Paul Gascoigne, non riuscì mai ad esprimersi al 100% a causa di una vita sregolata, di un temperamento ribelle e poco dedito alla disciplina. Ravel Morrison assomiglia moltissimo a Gazza anche in questo.

Ravel  Morrison, il nuovo Gazza, è nato e cresciuto e a Wythenshawe, distretto dell’area sud di Manchester, una delle zone più malfamate della città.  I guai per Ravel Morrison non si sono fatti attendere:  già all’età di 15 anni si è trovato nella burrasca per la prima volta, dopo un violento litigio con la madre.  Per questo, non ancora sedicenne, Ravel Morisson i servizi sociali inglesi lo hanno mandato a vivere coi i nonni a Denton,  pochi chilometri a est di Manchester.

Ragazzo difficile ma dal talento purissimo, proprio come Gazza, Ravel Morrison entra nelle giovanili dei Diavoli Rossi a sedici anni, incantando i talent scout del Manchester, che del carattere un po’ bizzarro se ne fregano, ben consapevoli del fatto che Ravel Morrison può diventare uno dei più forti giocatori del Mondo.

Quando compie diciassette anni, Ravel Morrison, il nuovo Gazza sulle orme di Gazza, sigla il suo primo contratto da professionista con i Red Devils. Passano pochi giorni e Ravel Morrison viene  fermato dalla polizia in macchina con alcuni amici: nella vettura vengono ritrovate armi e droga.  

Non va in prigione ma a settembre Ravel Morrison si trova ancora in giri strani: Ravel Morrison, infatti, mette paura a un ragazzo, vittima precedentemente di una rapina da due parte di due suoi amici,  intimandogli di non presentarsi a testimoniare. Episodio per il quale quale, nel febbraio 2011, lo stesso Ravel Morrison si dichiarerà colpevole.

Ravel Morrison, il nuovo Gazza sulle orme di Gazza, cresce quindi tra guai e pallone. Sir Alex Ferguson lo osserva, Ravel Morrison e il suo compagno di squadra Pogba vengono considerati i due futuri idoli dell’Old Trafford.  Decide di cederlo a malincuore, quando Ravel Morrison non ha ancora vent’anni, dicendo chiaramente di non aver cambiato idea su di lui: “Ravel Morrison resta potenzialmente uno dei giocatori più forti che io abbia mai visto”, afferma, “Ma andare via da Manchester potrebbe fargli bene”.

Il resto è storia recente. Nel West Ham continua ad avere problemi caratteriali. Nella serie B inglese è troppo più forte degli altri, quasi sembra non divertirsi. Ravel Morrison, proprio come riusciva a Gazza, quando è in campo riesce a disorientare gli avversari cambiando direzione col pallone in corsa come se stesse facendo la cosa più semplice del Mondo.

Ravel Morrison,  il Gazza del terzo millennio, è un centrocampista offensivo velocissimo e in grado di utilizzare a proprio piacimento sia il destro che il sinistro. E’ ancora giovanissimo. Spetta a lui, adesso, scegliere quale strada prendere. Ravel Morrison può ancora diventare un giocatore da cento milioni di euro. Oppure perdersi nei meandri dei molteplici “potrei ma non voglio” che la storia del calcio ha già visto spegnersi.

Ravel Morrison, forse, nella prossima stagione giocherà nella Lazio, che ha fiutato l’affare a parametro zero e che sta provando a bruciare la concorrenza (Arsenal in primis) per portare il bad boy nella Capitale. Sarebbe bello. Romantico. Il nuovo Gazza. Sulle orme di Gazza.