Alfio Marchini è intervenuto stamattina su Radio Cusano Campus nel programma ECG Regione per parlare della questione legata ai Vigili Urbani, di Roma in generale e della politica attuata dal sindaco capitolino Ignazio Marino. 

Le bordate verso Marino, da parte di Marchini, non sono sicuramente mancate. “Marino è un furbo che fa l’ingenuo. Basta ricordare il caso legato alle intercettazioni durante mafia capitale.  Non è in grado di gestire una città complessa come Roma”.

Per parlare della questione vigili, criticando il sindaco Marino per come viene gestita Roma, Marchini è partito da lontano. “Il Papa ha fatto un appello alla coerenza e bisogna dargli retta -ha affermato Marchini- Ma per riuscirci Roma ha bisogno di squarciare il velo d’ipocrisia che la circonda. Marino fa l’ingenuo e non c’è niente di peggio di uno che fa la parte dell’ingenuo furbescamente. Per quindici giorni Marino  è andato in giro a raccontare che lui a Roma era l’unica persona fuori da Mafia Capitale e portava come prova inconfutabile di questo, il fatto che dalle intercettazioni emergesse che per l’organizzazione criminale lui era un problema. Quando però Marino ha avuto bisogno di nominare un suo amico come assessore ai lavori pubblici di Roma, se n’è fregato delle intercettazioni in cui questo signore veniva dipinto in modo ambiguo, dicendo che  in quel caso le intercettazioni erano solo gossip. Quello che ha fatto Marino-afferma Marchini-a Roma si chiama paraculata”.
Marchini ha attacco Marino per come gestisce la città. A partire dal caso legato ai vigili urbani. “Per quanto concerne la polizia locale, bisogna tenere a mente la trattativa sul salario accessorio. Negli ultimi 20 anni l’amministrazione pubblica, invece di adeguare gli stipendi dei dipendenti del comune di Roma, ha utilizzato la scappatoia del salario accessorio. I dipendenti  del comune di Roma hanno fatto affidamento per tanto tempo su quel bonus,  Marino non può dire dall’oggi al domani che vuole cambiare la norma.
“Marino”, prosegue Marchini, “Deve ricordarsi che a Roma ci sono persone che vivono con 1.300 euro al mese e rischiano di vedersi togliere 400 euro dallo stipendio. Così ovviamente si genera una tensione sociale molto forte e c’è la possibilità che si verifichino situazioni come quella della notte di capodanno.  Il punto centrale è che Marino non è in grado di far fronte  alla complessità di una macchina come Roma”.
In chiusura di collegamento, archiviata la questione Marino, Marchini ha detto la sua sul terrorismo internazionale che rischia di mettere paura a tutta l’Europa. “La strage di Parigi? In questo momento c’è un vero e proprio conflitto che proseguirà per i prossimi dieci o quindici anni, visto che sono in atto molti assestamenti geopolitici. In uno scenario del genere,  a livello periferico, nel mondo avremo degli scontri classici di guerra con dei focolai che si accenderanno e spegneranno di volta in volta. Nelle grandi città occidentali, invece,   assisteremo purtroppo ad  attentati come quello di ieri a Parigi. Prima o poi, facendo i debiti scongiuri – ha proseguito Marchini- anche con delle armi chimiche”.
Marchini, che ha parlato di roma a 360 gradi e che ha criticato aspramente il sindaco di Roma Ignazio Marino, ha chiuso l’intervento affrontando proprio il tema sicurezza:  “Sarà una questione centrale nei prossimi dieci anni.  Nelle grandi metropoli come Roma abbiamo dei temi prioritari: la sicurezza, lo sviluppo e l’identità. Affrontando e risolvendo questi temi si può riportare la nostra città ai vecchi fasti, non come sta facendo Marino che sta mettendo gli uni contro gli altri”.