Non c’è mai fine all’orrore. E così, se non sembra colmabile il vuote artistico ed umano che lascerà Pino Daniele, a scavare ancora più in basso ci pensa un utente di Facebook che, suo malgrado o per la sua gioia, ha scatenato un putiferio in rete. Tutto è partito da un insulto stupido e gratuito ai Pooh che, però, non è andato giù a Red Canzian. Dalla sua risposta è partito un caso che in qualche modo farà scuola su quanto possa essere usata male la libertà di parola senza filtri.

La morte di Pino Daniele ha sconvolto tutti. Alcuni, però, devono aver perso il senno. È il caso di Mario Rovere che pubblica sul suo profilo il seguente post affiancato dalla foto di Mango e di Pino Daniele:

“Perché voi due e non i Pooh? Eppure di merda che canta ne è pieno il mondo!!”

La volgarità gratuita e l’attacco di pessimo gusto non sono andati giù a Red Canzian che risponde in modo garbato ma deciso col seguente post:

“SIGNOR ROVERE, CREDO CHE LEI ABBIA DEI SERI PROBLEMI… E CREDO ANCHE CHE SE IL MONDO GIRA MALE E’ PERCHE’ GENTE COME LEI SEMINA LA SUA ANIMA IGNORANTE IMPUNEMENTE. VEDE SIGNOR ROVERE, NON E’ UN FATTO DI NORD O SUD… LE PERSONE PER BENE E, PURTROPPO, ANCHE GLI STUPIDI, CI SONO DAPPERTUTTO… MA C’E’ UN LIMITE CHE NON ANDREBBE SUPERATO… LA DECENZA! E LEI, SE MI PERMETTE, E’ DAVVERO UN PICCOLO UOMO INDECENTE… NOI ABBIAMO GIA’ “PAGATO“ DUE ANNI FA UN DOLOROSO PREZZO CON LA MORTE DI VALERIO NEGRINI, PROPRIO IN QUESTI GIORNI DELL’ANNO… UN UOMO CHE LEI FORSE NON HA CONOSCIUTO MA CHE LE ASSICURO AVEVA UN MONDO INTERIORE MOLTO SUPERIORE AL SUO. PER QUANTO RIGUARDA PINO, ERA UN FRATELLO PER NOI, E IN QUESTI GIORNI DI DOLORE VERO, PROFONDO E NON URLATO, TROVO VERGOGNOSO E ASSURDO IL SUO POST… NESSUNO PRETENDE CHE LA MUSICA DEI POOH DEBBA PIACERLE… MA AUGURARE QUELLO CHE LEI HA AUGURATO E’ DA PERSONE INFIME… LE STESSE CHE HANNO FATTO MORIRE LA POVERA MIA MARTINI DICENDO CHE PORTAVA SFORTUNA… MI CREDA, NON E’ GIUSTO GIOCARE, NEMMENO CON LE PAROLE, SU CERTI ARGOMENTI… IO AMO NAPOLI COME SE FOSSE LA MIA CITTA’… NEL 1990 HO SCRITTO UN BRANO PROPRIO SU NAPOLI, NEL QUALE RACCONTAVO TUTTO IL MIO AMORE PER QUESTA CITTA’… E MI CREDA, PROVO PENA PER GLI AMICI NAPOLETANI CHE NON POSSONO CERTO SENTIRSI ORGOGLIOSI DI ANNOVERARLA COME “CONCITTADINO“. DI SICURO IL POVERO PINO SI VERGOGNEREBBE DI UNO COME LEI… UNO CHE GIOCA E SFRUTTA UN MOMENTO TRAGICO COME QUESTO, PER AVERE VISIBILITA’ E PER SFOGARE IL SUO RAZZISMO (PERCHE’ LEI E’ DAVVERO RAZZISTA NEI CONFRONTI DELLA GERTE DEL NORD, RAZZISTA E IMBECILLE TANTO QUANTO QUELLI CHE NEGLI STADI INNEGGIAVANO ALLA FORZA DISTRUTTIVA DEL VESUVIO). MI CREDA, SIGNOR ROVERE, NON ESISTONO CONFINI PER LE PERSONE PER BENE… IL MIO PIU’ STRETTO COLLABORATORE E’ UN RAGAZZO DI NAPOLI, ED E’ UNA PERSONA MERAVIGLIOSA, PER BENE, SOLARE, ATTENTO, ONESTO, RISPETTOSO DEL PROSSIMO…
MA FORSE LE STO CITANDO UNA SERIE DI AGGETTIVI E DI QUALITA’ CHE LEI NON CONOSCE…PECCATO!”

A peggiorare la situazione ci si mette ancora il signor Rovere che cerca di minimizzare l’accaduto sostenendo che la sua fosse una battuta e che i Pooh godono di una certa “protezione territoriale”.
C’è poco da aggiungere all’operato di questo “ceffo da web”, anche perché sono migliaia i commenti sdegnati del popolo della rete.
Rimane però il fatto che dare a chiunque l’opportunità di scrivere quel che si vuole è un grande passo in avanti nella libertà di parola ma anche un grande passo indietro nella tutela della propria immagine.
Se un giornale avesse mai scritto una simile cosa, sarebbero partite sonore querele e qualche giornalista avrebbe salutato l’ordine.
Tanto per ricordare a qualcuno che il senso di creare una categoria non è per forza per avere vantaggi da casta ma anche tutele per tutti.