Eventi e volti da ricordare in questo 2014 che se ne va: chi sale, chi scende

Scende Roma, macchiata da uno scandalo di cui molti avevano subodorato l’esistenza ma pochi avevano il coraggio di parlare. Mafia Capitale ha rappresentato, forse, l’ultimo schiaffo ad una classe politica che ha da tempo toccato il fondo. Un’indagine clamorosa, che ha toccato destra, sinistra e centro, un’indagine da cui nessuno, moralmente, può sentirsi escluso. Scende la Roma degli ambulanti e degli abusivi, del traffico impazzito, delle strade allagate, della guerra tra poveri che si è scatenata nelle borgate, dei coatti e dei furbetti, dei prepotenti e dei reietti. Quella Roma in cui chi si alza al mattino e va a lavorare, vivendo con onestà e dignità, è in stragrande maggioranza, ma troppe volte costretto a tacere, a restare in silenzio, a girarsi dall’altra parte, da logiche che sarebbero da estirpare, ma che continuano ad esistere. Eppure in questo 2014, c’è qualcosa che sale.  Anche se c’è poco da andarne fieri. Il debito pubblico, che ha toccato un livello clamoroso e che ora è arrivato ad essere il 132,2% del Pil. Un vero e proprio specchio di decenni di fallimenti taciuti e decisioni non prese.

Eventi, protagonisti e volti da ricordare in questo 2014. 

Un volto che ha spopolato in questo 2014 è sicuramente quello di Matteo Renzi, con le sue ambizioni e le sue promesse che attendono ancora di essere mantenute. Ma politica a parte, di questo 2014 che sta finendo in soffitta, non potrò mai dimenticare Vincenzo, il bambino torturato nel napoletano perché obeso. Fortunatamente ce l’ha fatta a riprendersi, anche se forse non potrà mai dimenticare. La sua è una vicenda che mi ha insegnato, ancora una volta, che i complici sono peggio dei colpevoli. Con le parole di chi tentava di giustificare i suoi aguzzini, continuando a ripetere che la loro “Era stata solo una ragazzata”.

Eventi, protagonisti e volti da ricordare in questo 2014

Ci sono stati i Mondiali, spostandosi verso cose decisamente meno importanti, in questo 2014. Ha trionfato la Germania di Klose (leggenda vivente del calcio mondiale) e della Merkel (che continua a mettere la museruola alle speranze di crescita europea), ha fallito l’Italia di Prandelli, sostituito da quel Conte che invece, con la Juventus, ha vinto il terzo scudetto consecutivo. A proposito di calcio, due esempi virtuosi da evidenziare: Totò Di Natale, che a 37 anni suonati continua ad incantare e a divertirsi nella tranquillità di Udine, e l’iniziativa dell’Università Niccolò Cusano, che ha deciso di entrare nel mondo del calcio attraverso il Fondi, per veicolare attraverso lo sport più amato dagli italiani, messaggi importanti nell’ambito della ricerca medica e scientifica.

Eventi, protagonisti e volti da ricordare in questo 2014

La Russia sfida l’occidente, la Cina rallenta, l’America riparte a colpi di nuovo debito e anche la Germania inchioda paurosamente. In fondo a questo 2014, poi, a proposito di politica estera, si segnala la clamorosa pace raggiunta tra Usa e Cuba, con tutto ciò che ne conseguirà e di cui avremo modo di parlare nei prossimi mesi, mentre l’Italia continua ad essere in recessione ed ha la febbre un po’ più alta rispetto al resto dell’Ue, che comunque, come abbiamo avuto modo di vedere, ha l’influenza. Il Medio Oriente ha vissuto un 2014 tragico.  Mentre continua la guerra in Siria e avanza la minaccia dell’Isis,  Israele ha sferrato un attacco contro Gaza via aria e via terra in una guerra che è stata un vero e proprio massacro e che è durata sette settimane. A  fine anno, intanto, è arrivata la decisione del Parlamento europeo di riconoscere lo Stato palestinese. Cosa che ha scatenato le ire del Premier israeliano Netanyahu, che ha detto: “l’Europa non ha imparato nulla dalla lezione della Shoah”.

Eventi, protagonisti e volti da ricordare in questo 2014

Una menzione d’onore la merita Andrea Accomazzo, “ex-pilota sperimentale che ha portato la missione Rosetta in un mondo ghiacciato nello Spazio profondo” . E non poteva essere altrimenti, considerando l’enorme successo scientifico e l’enorme risonanza mediatica di quello che può essere considerato come il primo “Accometaggio” della storia.