In Italia abbiamo diverse eccellenze. Alcune hanno gli onori della cronaca più facilmente e la luce dei riflettori puntata sul viso. Altre vanno scovate sul territorio. È il caso di Anna Elisabetta Auletta, tra le migliori Balloon Artist In Italia e non solo che dal 2003 crea opere davvero uniche. Scopriamo insieme a lei come si vive questo atipico percorso lavorativo. Come ti sei avvicinata alla Balloon Art? Premesso che sin da piccola il mondo dei palloncini mi  aveva sempre attratto, nel 2003, poco dopo aver aperto la mia attività, partecipai ad una dimostrazione Balloon Express durante uno show-room. Da lì in avanti ho partecipato a tanti altri corsi e concorsi. Esistono delle scuole o almeno dei testi su cui imparare la tecnica? Piu’ che scuole  sono corsi che ti danno l’opportunità d’imparare le tecniche ma ciò che conta davvero è la fantasia. E’ già considerabile un lavoro? In media quanto si può arrivare a guadagnare? E’ un lavoro in piena regola, fatto di sacrifici e soprattutto amore per i palloncini. Per quanto riguarda il guadagno, dipende, come sempre, dall’impegno ù, dalla professionalità e dalla fantasia del Balloon Artist. Hai vinto diversi campionati importanti. A parte la gioia, i premi in cosa consistono? I premi per i primi tre posti solitamente sono in denaro o in merce e, ovviamente, la grossa soddisfazione di avere creato una scultura vincente ma credo che la vittoria più grande sia l’armonia e la complicità che si crea tra i componenti della propria squadra e anche con le squadre avversarie. Ci sono spesso scambi culturali e di tecniche. Insomma, è un mondo dove tutti, pur venendo da svariate parti del mondo, “parlano la stessa lingua”. Secondo te perché i cinesi sono i numeri uno in materia? Io in realtà credo che ad oggi i numeri uno siano i russi, è il secondo anno di seguito che si classificano sul podio sia nei campionati Italiani sia in quelli Internazionali. Qual è il tuo obiettivo come Balloon Artist? Mi piacerebbe insegnare questa disciplina. Magari andando in giro per il mondo. Dove lavori principalmente? Essendo di Napoli,  opero principalmente a Napoli, in Campania e nel sud Italia in genere. Da qualche tempo sto iniziando a lavorare anche su Roma e ora stanno arrivando delle richiesta anche da Milano per l’Expò. Qual è la scultura più strana che hai fatto? Mon parlerei di “sculture strane” bensì di grandi sculture tutte visibili su B.A.C.I. come ad esempio “the Lamp”, “Fondale Marino”   e “Red Eyed”. Come avvicineresti i giovani alla tua disciplina? Io dodici anni fa mi sono innamorata di questa disciplina vedendo delle composizioni in film americani. Il modo più diretto per avvicinare i giovani, quindim  credoche sia farli partecipare a delle mostre Chi vuole contattarti dove può trovarti? Il modo migliore è tramite il sito www.nuvolando.it. [nggallery id=10]