Mancava da due anni sul grande schermo il regista più bizzarro di Hollywood. Ora, però, l’attesa è finita. Il nuovo film di Tim Burton è pronto ed in scena va l’orrore… della realtà. In forte contrasto con la sua filmografia precedente, infatti, il padre di “Edward mani di forbici” e “La sposa cadavere” rinuncia ad accendere i riflettori su un mondo fantastico per via della forza di una storia vera che va ben oltre l’immaginazione. Ecco più nello specifico in cosa consiste il nuovo film di Tim Burton.
Il titolo della nuova opera di uno dei cineasti più amati di tutto il mondo è “Big Eyes”. Si tratta dell’avventura nera della nota pittrice Margaret Keane, che veniva tenuta chiusa in studio dal marito Walter a dipingere mentre l’uomo si prendeva il merito delle sue creazioni. Il nuovo film di Tim Burton è una cosa accaduta davvero ed è una forte evoluzione per l’artista americano. I suoi sceneggiatori Larry Karaszewki e Scott Alexander, infatti, dichiarano che: “nei nostri film in genere il protagonista è l’eroe, anche se persona poco piacevole. Stavolta invece il protagonista è il cattivo. Walter Keane ha inventato il marketing dell’arte di massa, dopo essere stato rifiutato dai circoli artistici e prima di Peter Marx e Warhol. Non vendeva molto e allora mise le opere a basso costo, così basso che quasi erano poster». Il nuovo film di Tim Burton, quindi, sarà più di cronaca ma non per questo meno sopra le righe. La vera regina della pellicola, a ben vedere, sarà la Pop Art e tutto il colorato e strampalato mondo che le girava intorno tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Non a caso la fatica cinematografica ha debuttato nei giorni di Natale in America (da noi solo a capodanno) ma è anche stata proiettata in questi giorni al “Museum of Modern Art” ed ha già fatto la première all’“Art Basel Miami Beach”.
In questa commistione di linguaggi tra settima arte e pittura ha da dire la sua anche la musica. Per il nuovo film di Tim Burton Lana Del Rey ha composto due brani, “Big Eyes” e “I can fly”, che, secondo “Hollywood reporter”, meritano di ricevere la nomination all’Oscar.
Vedremo se questo nuovo capitolo timburtiano sarà all’altezza della sua fama o nuova passo verso un declino che le ultime opere hanno un po’ evidenziato.