Nella settimana dedicata al tumore al seno, Radio Cusano Campus (89.100 FM e in streaming su www.radiocusanocampus.it) ha intervistato la dott.ssa Ulivieri, biologa ricercatrice della Fondazione Università N. Cusano. Dott.ssa Alessandra Ulivieri, un recente studio dell’Istituto Nazionale dei tumori di Milano, getta nuova luce sul processo di metastatizzazione del tumore al seno. Sembrerebbe giocare un ruolo chiave la proteina “osteopontina”: ci può aiutare a capire di cosa si tratta?

“L’osteopontina è una proteina della matrice extracellulare, ovvero dell’impalcatura e dell’insieme di molecole che si trova all’esterno della cellula. Queste proteine sono importanti non solo per dare sostegno al tessuto ma anche nella adesione, nella migrazione e nella sopravvivenza cellulare, che sono meccanismi che in presenza di un tumore risultano alterati. In particolare l’osteopontina è stata già associata alla progressione neoplastica, nel campo della mammella ma non solo, e un suo coinvolgimento era stato già individuato anche nelle metastasi. Nello studio in questione gli autori dimostrano un ulteriore ruolo di questa proteina in cellule del sistema immunitario, che vengono modulate a rispondere in favore del tumore, nei fatti, proteggendolo”.

Quali sono le principali vie attraverso le quali un tumore può metastatizzare?

“Le vie principali per cui un tumore può metastatizzare sono il circolo linfatico e il circolo sanguigno. Il processo metastatico è molto complicato e parte da quando una cellula tumorale si stacca dalla sua massa, attraversa il tessuto e può giungere o al circolo linfatico o a quello del sangue, per contaminare organi anche lontani dall’origine del tumore ma molto irrorati, come il fegato o i polmoni che sono le sedi principali di metastasi”.

Quanto è importante l’ambiente entro il quale si sviluppa il tumore? E per ambiente intendo cellule e tessuti.

“Il tumore si origina e si accresce in quello che viene definito micro-ambiente tumorale, che è molto importante perché all’interno di esso si verifica un’interazione tra le cellule tumorali e le cellule del micro-ambiente tumorale. Con micro-ambiente tumorale si intende l’insieme di cellule non tumorali (fibroblasti, cellule endoteliali e la stessa osteopontina) che sono importanti per le loro proprietà di adesione e migrazione della cellula stessa, quindi fondamentali nell’interazione tra cellula tumorale e cellula del micro-ambiente, per la propagazione e la metastatizzazione del tumore stesso. Le scoperte di cui parlavamo prima risultano di importanza primaria nella lotta alla neoplasia”.

Può una scoperta del genere aprire la strada a nuovi trattamenti farmacologici?

“Lo studio ha permesso di individuare una proteina importante nel processo di metastatizzazione, quindi un nuovo bersaglio molecolare per scoprire ed ideare strategie terapeutiche dirette contro tale proteina che potrebbero migliorare la terapia tumorale. Si tratta comunque di uno studio preliminare che dovrà essere seguito da ulteriori approfondimenti affinché si capisca meglio il meccanismo secondo cui l’osteopontina si manifesta in queste cellule mieloidi del sistema immunitario e perché moduli l’immunosoppressione delle cellule stesse nei confronti del tumore”.