Una delle tradizioni più suggestive del Natale è sicuramente preparare il presepe. Ma dove e quando nasce quest’arte?
Il presepe
Il presepe ha avuto origine nel 1223 quando San Francesco D’Assisi diede vita alla prima rappresentazione vivente della Natività. Ma è dal secolo XVII che si diffonde l’arte presepistica, soprattutto in due città italiane: Napoli e Bologna. In particolar modo, sono le case dei nobili ad ospitare i primi presepi creando una vera e propria competizione tra le ricche famiglie. In seguito, il presepe arriva anche nelle case popolari e borghesi con un’estetica più semplice. Oggi in Italia molte città si distinguono per presepi caratteristici della propria terra e che evidenziano la propria cultura locale.
Il presepe genovese, ad esempio, è costruito totalmente in legno, mentre il presepe siciliano si caratterizza per la presenza di aranci e mandarini ed è realizzato con i prodotti tipici dell’isola come il corallo, l’alabastro e la madre perla. A Napoli i veri protagonisti del presepe napoletano sono i pastori e le statuette di terracotta realizzati anche essi artigianalmente proprio come il presepe genovese in legno. Infatti nella celebre strada napoletana, Via San Gregorio Armeno, sono famose le botteghe artigiane dedicate all’arte del presepe e sono visitabili tutto l’anno. San Gregorio Armeno è quindi una tappa obbligatoria per rivivere la magica atmosfera natalizia.
Il presepe napoletano si differenzia dagli altri per la sua teatralità: è un’opera che si allontana dallo storico presepe ambientato in Palestina per inserirsi nella vita della città, connettendosi con le speranze di un popolo abituato a vivere nella miseria ma fiducioso nella Redenzione. Infine in molti borghi d’Italia è forte la tradizione del presepe vivente che rappresenta la Natività, durante la notte di Natale, con personaggi reali.
La realizzazione del presepe è comunque un’occasione speciale nelle famiglie italiane, soprattutto per i bambini che partecipano all’allestimento con entusiasmo.
E la vostra arte del presepe com’è? Raccontacelo! 🙂