Uno dei maggiori chirurghi Plastici e Vascolari mette in guardia dal rischio di Coupon e Low Cost. Il Prof. Giovanni Battista Agus, Professore di Chirurgia Vascolare Univ. Milano Presidente Società Scientifica Ampis Aestetic Medicine Practical Italian Society, intervenuto telefonicamente durante la diretta di “Genetica Oggi” su Radio Cusano Campus ha evidenziato come sulla salute non si possono fare scelte dettate esclusivamente dai costi.

La chiave principale del congresso svoltosi pochi giorni fa a Firenze, proprio sulla Chirurgia Plastica, è stata l’interdisciplinarietà. Ci spiega cosa significa?

Questa branca della medicina (la chirurgia plastica n.d.a) collabora con settori solo apparentemente distanti. Immaginiamo la dermatologia per le patologie della pelle e le neoformazioni cutanee. Oppure con gli angiologi per le teleangectasie (esami capillari), con i nutrizionisti per il rapporto cibo e pelle e con gli allergologi per le intolleranze.

Nonostante la crisi aumentano gli italiani che si rivolgono al chirurgo plastico per il trattamento di vari inestetismi. La chirurgia plastica non conosce crisi, ma c’è lo spettro degli sconti e del low-cost (vedi web). E’ così professore?

Purtroppo si, troppo spesso le scelte chirurgiche in questo settore sono dettate dal portafogli. I rischi per la salute possono essere estremamente gravi. I pazienti devono usare il web per informarsi su siti certificati ed evitarlo invece per coupon e sconti “sospetti”.

Prof. Agus, quando parliamo di gambe e vene salute e bellezza sono inestricabilmente legate. Su quali aspetti può intervenire la chirurgia plastica quando parliamo di flebologia?

Sulla mininvasività. Bisogna abolire interventi pesanti ed inestetici come lo “stripping“. Ossia lo strappamento della vena safena. Oggi si può fare un intervento emodinamico con tagliettini di millimetri. Altro intervento ormai affermato, che io stesso ho contribuito a diffondere in Italia, è la Laser-terapia. Un laser intravenoso che sale nella varice, dentro la vena quindi. Dopodiché viene emessa una luce che chiude o riduce il calibro del vaso.