Per combattere il Parkinson non è sufficiente la ricerca. Prevenzione e comunicazione sono le armi necessarie per condurre questa dura battaglia. Senza mai arrendersi l’associazione Parkinson Italia onlus, dal 1998 vive per questi obiettivi: divulgare tutte le informazioni che possono essere utili per la gestione della malattia. Finalità che persegue l’Università Niccolò Cusano e la sua squadra di calcio, L’Unicusano- Fondi calcio attraverso le pagine del Corriere dello Sport Stadio. Radio Cusano Campus (89.100 in Fm e in streaming dal sito www.radiocusanocampus.it) ha intervistato Lucilla Bossi Presidente di  Parkinson Italia.

Presidente Bossi si parla poco di Parkinson nonostante il fatto che la malattia colpisce sempre più persone. La paura è più forte dell’informazione?

Ahimè, sì. Altrimenti non si spiegherebbe il fatto che nell’imminenza della giornata nazionale della malattia di Parkinson (29 novembre) nessuno parli di una malattia che secondo stime dell’OMS è destinata a veder raddoppiare i malati in 15 anni (oggi sono 300.000).

Quali sono stati i maggiori risultati ottenuti dalla ricerca medica in questi anni e quali i prossimi obiettivi?

C’è poco da stare allegri: nulla di sostanzialmente nuovo negli ultimi anni, dopo i farmaci dopamino-agonisti (scoperti 30 anni fa) e la DBS (Stimolazione cerebrale profonda) un’operazione al cervello per l’impianto di uno stimolatore. Terapie che comunque agiscono solo a livello sintomatico, mentre la malattia progredisce.

Lei stessa è affetta da Parkinson, cosa significa convivere con questa malattia in un paese come l’Italia?

Seppure il nostro Servizio sanitario sia tra i migliori al mondo, ci sono lacune e arretratezze da colmare. In quelle regioni dove esistono centri Parkinson qualificati i malati sono seguiti bene ma occorre portare conoscenza e specializzazione là dove c’è carenza.

Cosa ne pensa dell’iniziativa dell’Università Niccolò Cusano che sta unendo il mondo dello sport e quello della ricerca affinché il calcio divenga veicolo di informazione?

È un’ottima iniziativa da coltivare, purché dia frutto! Qualsiasi cosa è importante per portare attenzione su un problema ancora troppo sottovalutato dalle Istituzioni, dai Media e dalla popolazione.

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