Da qualche settimana nelle radio italiane sta suonando un pezzo molto particolare di un artista ancor più particolare. Si tratta di Nabiha, cantante danese di origini africane che racconta le sue radici mischiando la musica in ingredienti eterogenei. La sua “Animals” è già una hit. Conosciamola meglio per capire cosa c’è, o meglio chi c’è, dietro a questo bel successo.

Quindi in Danimarca non si vive solo meglio. E’ anche un posto ideale per fare musica?
Sono nata e cresciuta nel cuore di Copenhagen, ed ho un amore incondizionato per la Danimarca. Se non ci siete già stati, dovreste farlo al più presto! In realtà, però, ho scritto e registrato quasi tutta la mia musica tra Londra e Los Angeles. Mi piace viaggiare, è una cosa favolosa, e sia il Regno Unito che gli Stati Uniti rappresentano per me luoghi di grande ispirazione per arricchire la mia creatività.

Le tue radici che affondano nel Gambia, Marocco e Mali quanto sapranno far crescere i rami della tua vita artistica?
Il mio patrimonio danese e africano rappresentano una grande fetta di chi sono io e come son stata tirata su. Mi piace il mix di tradizioni e quando si tratta di fare musica, tendo a mescolare per bene il tutto. Ho utilizzato come fonte di ispirazione sia la mia eredità danese che quella africana e allo stesso modo  ho usato pop, elettronica, Hip Hop e RnB. Mi ritengo molto curiosa musicalmente.



Il pop può dare la felicità?
Più che il pop, tutta la musica ha il potere di unire le persone senza distinzione di età, sesso, nazionalità, lingua e religione. Questa è una cosa veramente potente! La musica ci fa sentire, felici, tristi e liberi. Ritengo che sia  sempre stato così.

Anche nel tuo settore ci sono gli stage… come sono stati i tuoi con James Morrison, Jamie Cullum e Jason DeRulo per cui hai fatto gli opening dei tour?
E’ stato meraviglioso far parte del loro tour. Sono ragazzi fantastici, incredibilmente talentuosi e professionali, ed anche i team che li seguono. Ho imparato molto osservando il loro impegno, ed è stato estremamente interessante vedere all’opera le loro produzioni live  ed ovviamente i loro spettacoli dal vivo sono incredibili. È stato un tale piacere!

Si può essere “animali” anche in quest’epoca tecnologica?
Sono assolutamente convinta che l’abbiamo dentro di noi. Inoltre, vivendo in un’era digitale, l’attingere al nostro lato selvaggio di tanto in tanto è probabilmente un bene per noi.

Se è vero che siamo quel che mangiamo, cosa c’è dentro al tuo frigorifero?
Ha ha… in questo momento sono a Londra per lavoro e quindi il mio frigo a Copenaghen è quasi vuoto ma ricordo che nel mio freezer ci sono zenzero fresco, limone, avocado, formaggio parmigiano e pane di segale. Preferisco i prodotti biologici, cose semplici, un sacco di verdure e proteine. Mi piace il cibo e mi piace mangiare fuori. Non vedo l’ora di venire in Italia, la vostra cultura del cibo è incredibile!

Chi c’è dentro al tuo specchio quando ti guardi?
Vedo l’inizio di qualcosa di nuovo. Qualcosa che si evolve. Un’energia che si può sentire, più di quanto l’occhio possa vedere.

Sei riuscita a suonare in radio in cui molti giovani artisti italiani non hanno accesso. Hai qualche consiglio da dare ai tuoi colleghi coetanei?
Sono così felice di avere il sostegno delle emittenti radiofoniche e mi sento fortunata per questa opportunità e per tutti i componenti della mia squadra che sta lavorando sodo per far crescere la mia musica sempre di più. Il mio consiglio per i giovani artisti è quello di continuare a lavorare duro, circondarsi di brave persone che capiscono la musica e di essere pazienti. Questo settore può tagliarti la gola, quindi è importante ricordare sempre il motivo per cui lo stai facendo. Fatelo per amore della musica, fatelo per voi stessi.

Pronta a diventare la Madonna nera?
Haha, mi piace Madonna! È stata una grande fonte di ispirazione per me durante la crescita ma io sono io e mi va bene così. Quindi, piuttosto, sono più che pronta a mostrare all’Italia chi è Nabiha!