In questo mondo digitale in cui viviamo, popolato di smartphone, pc e tablet, arricchiti a loro volta di social network e piattaforme di condivisione globale, la domanda che ronza pericolosa nelle teste dei genitori non può essere che la seguente: a che età è giusto avvicinare i bambini al mondo della tecnologia. Alcuni studi di qualche anno fa parlavano di bambini di 6-7 anni che in una percentuale vicina al 50% avevano accesso ad internet. Le medie, ad oggi, non possono che essere aumentate. E allora, se si vuole escludere la possibilità di vietare ai nostri bambini di accostarsi al digitale, non resta che regolamentarla.

Il parere dell’esperto

Ad esprimere un autorevole parere in merito è il prof. Paolo Ferri, professore ordinario di Teoria e tecniche dei nuovi media e Tecnologie per la didattica alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Milano-Bicocca e autore del libro edito da Bur Come educare i figli all’uso della tecnologia, senza diffidenze e paure: “Viviamo ormai in un universo che è insieme reale e digitale e dove entrambe le dimensioni si intersecano di continuo: una grande novità che può essere vissuta con entusiasmo, fastidio, accettazione rassegnata, rifiuto o semplicemente indifferenza. Sempre che il nostro lavoro non ci richieda, come accade nella stragrande maggioranza dei casi, di avere a che fare con la rete e il digitale. Per i nostri figli fino ai dodici anni, i nuovi bambini, appunto, il mondo «aumentato digitalmente» è la realtà in cui sono nati. Sono nativi digitali o forse oggi sarebbe meglio dire nati digitali”. Navigare in Internet insieme a loro, condividere apparecchi digitali, limitare gli accessi alla rete attraverso filtri o applicazioni dedicate, non demonizzare la tecnologia, educare alla frequentazione di una pizza virtuale come Fb, attraverso regole di buona ed educata convivenza. Attraverso una serie di accorgimenti come quelli sopra citati potremo aspirare a crescere i nostri figli nel mondo digitale senza patemi d’animo o sensi di colpa.