Fortuna Loffredo. Un nome che non dimenticherò mai. Pagine di orrore che continuano a scorrermi nella mente e che difficilmente mi usciranno dall’anima.
Fortuna Loffredo. Quando ho letto la tua storia, mi sono sentito male. Mi sono vergognato. Di essere un uomo. E più un in generale di essere un umano. E pensare che ti chiamavi Fortuna. Tu che di fortunato non hai avuto nulla. Tormentata dagli orchi, nonostante i tuoi sei anni.
Sei anni. Vittima di abusi dall’età prescolare. E poi morta. Gettata nel vuoto. Come una bambola di pezza. Con quegli occhi curiosi che avrebbero voluto vivere, regalarsi un domani, che avrebbero voluto essere capiti, protetti, amati, riscaldati da uno sguardo amico, pronto a proteggere, come nelle fiabe, la piccola tormentata dai demoni più infami.
“Voglio giustizia, e se non me la danno me la faccio da me”, dice tua mamma, piccola Fortuna Loffredo. E’ impossibile darle torto. Guardalo da lassù, questo mondo, piccola Fortuna. Perché deve esserci un “Lassù”, altrimenti niente avrebbe senso.
E da lassù punta il tuo dolce viso verso la bellezza, quella bellezza che a te non hanno fatto vedere, ma che c’è. Guarda il mare. Gli amici che si parlano anche stando zitti. I fidanzati che si abbracciano in un cinema. L’amore di un padre che aspetta sveglio il ritorno del figlio che è uscito la sera, per la prima volta. Guardalo, Fortuna. E scusaci. Scusaci tutti. Se non siamo stati capaci di proteggerti dal male. Quel male che, almeno per i bambini, dovrebbe essere solo una parola. Niente più.
Esistono due tipi di giustizia, secondo me. Quella umana purtroppo a volte carente, a volte ingiusta. Quella divina karmica INESORABILE. A noi sfuggono certi tremendi fatti efferati e perché avvengono; ma questi vengono regolati da una giustizia universale, che riequilibra tutto in modo perfetto. Comprendo il desiderio della madre e non so se al suo posto direi e farei la stessa cosa. Ma forse occorre tenere conto di quello che la Natura ci sta dicendo, anche attraverso il sacrificio di innocenti bambini ed è … BASTA VIOLENZA UOMO. ORA E’ TEMPO DI PACE. Svegliati!! Fai qualcosa di divino per cambiare questo mondo.
Non trovo le parole giuste per commentare , sono disgustata al solo pensiero di quello che a dovuto sopportare quella piccola bimba.
Chiedo in forma pubblica che venga richiesto a quei rappresentanti della compagine politica italiana che negli anni scorsi sono saliti sui palchi per gridare l’emergenza assoluta di aprire le case chiuse, come mai non hanno insistito per chiudere i luoghi dove invece si abusa di donne e bambini.
Chiedo che si smetta di abbassare il livello generale di nobiltà, fomentando i piaceri egoistici più bassi, che aumentano il libertinaggio, la violenza sui minori e sui malati, sui poveri e sui disoccupati. Su tutti coloro che hanno urgente bisogno di giustizia, protezione e un briciolo di apertura del cuore!!!
Da lacrime. Arduini ti leggo sempre speriamo che la tua lettera arrivi a questo piccolo angelo
Da brividi. Mi avete fatto piangere
NON HO PAROLE CHE POSSANO ESPRIME QUELLO CHE PROVO E CHE IN TANTI CONDIVIDIAMO…HO PAROLE PER QUELL’ASSASSINO/A DI BAMBINI! E’ UN CODARDO/A! UNA CREATURA MOSTRUOSA!
ASCOLTAMI BENE SE LEGGI ANCHE I COMMENTI, LASCIA VIVERE LE ANIME PURE…NON DANNARGLI L’ANIMA COME L’HANNO DANNATA A TE…COSTITUISCITI…TROVA IL CORAGGIO DI GUARDARE IN FACCIA QUEL CHE RESTA DI UN UOMO…DI TUTTO IL MALE CHE PUOI AVER FATTO NELLA VITA, ALMENO UNA COSTA GIUSTA DEVI FARLA. COSTITUISCITI SUBITO! ADESSO! PRENDI LA TUA GIACCHETTA E VAI A COSTITUIRTI, BASTA FARE DUE PASSI E USCIRE DA QUELLA STANZA, CHIUDI LA PORTA E VAI A COSTITUIRTI. ALMENO QUALCUNO TROVERA’ PAROLE DI PERDONO PER TE…