Chi?
Miss Tia, cantante, autrice, attrice, performer di musical. Ho una lunga carriera come entertainer avendo fatto tutto quello che può fare un performer a parte il circo (anche se a volte la mia vita lo sembra!). Inizio la carriera a Johannesburg nel teatro musicale dopo anni di studio e l’Accademia di Arte Drammatica. Inizio la prima turnè a 19 anni e da allora ho sempre fatto questo mestiere partendo dalla gavetta: piccoli club e locali fino ad essere protagonista sui palchi più importanti nei teatri più belli e prestigiosi. La prima registrazione in studio l’ho eseguita quando avevo 15 anni, su bobina. Non esisteva autotune o tanti effetti che esistono ora, un filo di riverbero e via. E’ stata una palestra fantastica, ti sentivi in colpa a sprecare il nastro e cercavi di fare buona la prima! Ringrazio per aver potuto imparare alla vecchia maniera. In studio devo essere io contenta del suono sulla traccia “dry”. Dopo si possono mettere tutti gli effetti del mondo, ma mi deve piacere nudo e crudo, senza tanti filtri. Dopo di che mi affido a chi in studio capisce più di me.
Che cosa?
L’album MORE è il primo album tutto mio. E’ un’evoluzione di un percorso di lavoro che ormai porto avanti da qualche anno con il mio produttore Claudio Donato. Il primo disco inciso con Antibemusic è stato col progetto Duo Mecanico nel 2008, dove ho scritto le melodie e i testi per quasi tutte le canzoni. Era un progetto chill-out con sonorità soul che mi contraddistinguono. Alcuni di questi brani sono stati scelti per le compilation Cafe Del Mar, cosi’ come il brano “Only for today” sempre prodotto da Antibemusic. Poi, nel 2012, Feel the Love, nata da una bella collaborazione con il DJ Cristian Marchi, è stata una hit della musica dance classificandosi nelle Top 10 di tutta Europa. Più recentemente sono tornata alle sonorità jazzy che amo da sempre, incidendo un disco di cover reinterpretate in chiave acustica: Miss Tia Acoustic Limited Edition, co-prodotto sempre con Claudio Donato di Antibemusic. Nel disco MORE, ho cercato di trasmettere le emozioni e le sonorità che mi appartengono e sento di più. Per me l’ importante è essere vera. Non mi interessano le mode o cosa sia commerciale. Per me è importante la melodia ed il mood. Io tiro fuori quello che ho dentro e dare tutta me stessa, poi se a qualcuno piace tanto meglio. Idem sul palco; fondamentalmente sono un’artista “live” e mi piace trasmettere emozioni al pubblico. Il mio sound è eclettico perché anche i miei gusti musicali lo sono sempre stati; non ascolto solo un genere, spazio da Puccini al jazz , dal lounge al pop, evviva la musica! Da ragazzina ascoltavo tutto, dalla musica disco anni ’70, a George Benson, Elvis Presley fino ai molti musical di Broadway (in particolare quelli di Sondheim) che mi piacciono da sempre e che sono delle vere opere d’arte sia per le melodie che per i testi.
Quando?
Inizio da bambina a cantare, ballare e recitare. La musica e stare sul palco fa parte del mio dna. Mia madre raccontava che a due anni già facevo le imitazioni e cantavo, avevo dentro sempre questa voglia di cantare, ballare e recitare! Ascoltavo tutto e cercavo di imparare. Da piccola ascoltavo le grandi voci di Barbra Streisand, Shirley Bassey, Aretha Franklin e Diana Ross e poi Tina Turner, Whitney Houston e Donna Summer. Ad un certo punto ero andata in fissa con Nina Simone e Dinah Washington ed i grandi autori jazz come Gershwin, Porter e Rodgers and Hart. La mia prima insegnante di canto, Sylvia Faktor, mi ha trasmesso l’amore per il jazz che lei cantava in modo sublime! Sono molto fortunata di aver avuto bravi maestri che hanno avuto pazienza, amore e così generosi con me. Trovo che gli artisti debbano essere generosi e condividere le loro esperienze, questo arricchisce tutti.
Dove?
Ovunque, sono cittadina del mondo. La mia base ora è Roma ma viaggio molto per lavoro. Sono nata e cresciuta a Johannesburg in Sudafrica, i miei sono nati e cresciuti in Eritrea, mia nonna era nata nell’Ohio, altri nonni alla Maddalena, ma non ho radici nel senso di un posto, un paese, una casa, solo un bagaglio culturale molto vasto da cui attingere. Quando non viaggio fisicamente, spesso viaggio con il pensiero: sono sagittario… dicono che il “wonderlust”, la voglia di viaggiare, sia tipico di questo segno.
Perché?
Ricordo un’intervista a Barbra Streisand che raccontava che una giovane ragazza le chiese un consiglio chiedendole se secondo lei avrebbe potuto fare la cantante, e Barbra le rispose: “se non conosci la risposta a quella domanda allora la risposta è NO”. Non è stata una scelta ma la consapevolezza che quella era la strada giusta! Sicuramente vieni scelto, non lo scegli.