È online da qualche mese e la battaglia che conduce accomuna ed unisce milioni di persone. Stiamo parlando di Wildleaks, il portale nato allo scopo di difendere e proteggere l’ambiente che utilizza la stessa piattaforma del più noto Wikileaks per gestire nel più assoluto anonimato le denunce dei crimini commessi a danno dell’ecosistema. Oltre a contrastare i crimini ambientali, come quelli a danno della fauna selvatica e delle foreste, Wildleaks svolge quotidianamente anche un’opera di monitoraggio. Andrea Costa, l’ideatore del sito e l’anima dell’iniziativa, ha dichiarato su Wired: “Spesso i veri responsabili dei crimini ambientali sono aziende, grossi business man, governativi corrotti, può essere pericoloso condividere queste informazioni. Da qui è nato WildLeaks che garantisce l’anonimato ma anche per far sì che un certo tipo di informazioni vadano a finire in un canale giusto”.
“Il nostro progetto è semplice — racconta Crosta, da una vita nella security aziendale e già numero uno della Elephant Action League —. Ogni giorno in Africa e Asia vengono arrestati decine di piccoli trafficanti. Pesci piccoli. Ma serve a poco. Il problema vero è arrivare ai vertici dell’organizzazione. Parlo dei politici corrotti, degli apparati di sicurezza infedeli e degli uomini d’affari che tirano le fila del business”.
“Circa il 70% delle informazioni – spiega ancora Costa – vengono inviate attraverso la nostra piattaforma Tor, e quindi sono totalmente anonime e non tracciabili. La piattaforma WildLeaks è interamente costruita per essere utilizzata sulla rete Tor, ed è frutto della collaborazione con l’Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights, gruppo tra l’altro fondato interamente da italiani. Tor è attualmente l’unico sistema affidabile che protegge gli utenti dall’analisi del traffico da parte di entità esterne, attraverso l’impiego di un network di cosiddetti onion router gestiti da volontari in tutto il mondo, che costituiscono un circuito virtuale crittografato, con un percorso casuale”.
Scaricando il browser Tor e utilizzandolo per la navigazione su internet, si accede nella comunità di WildLeaks, un modo nuovo per salvaguardare l’ambiente e procurare indicazioni di valore per la custodia del Pianeta.