Finalmente ci siamo. Apre la Metro C. Non siamo impazziti. Ufficialmente è quello che accadrà. Il prossimo undici ottobre, infatti, sarà inaugurata la prima tratta della Metro C, da Pantano a Centocelle.
E’ stato lo stesso assessore alla Mobilità e Trasporti di Roma, Guido Improta, a darne in persona l’annuncio, parlando di “Promessa mantenuta”.
La partenza, è bene precisarlo, sarà a rilento: gli utenti avranno a disposizione, almeno teoricamente, un treno ogni 12 minuti, mentre la linea sarà operativa dalle 5.30 del mattino alle 18.30, per un totale di tredici ore di servizio. Un po’ pochine, borbottano alcuni.
Metro C, spreco o risorsa? Su questo, c’è da specificarlo, la cittadinanza è divisa. C’è chi è pronto ad accogliere l’undici ottobre come una data che cambierà la vita alla propria famiglia. E’ l’esempio della signora Marisa, che abita in via dei Graniti, Borgata Finocchio, e che dichiara: “Finalmente, non vedevamo l’ora. Alla mia famiglia cambierà la vita. Mia figlia potrà andare da sola a scuola”.
Ma sono tanti i residenti che fanno notare le criticità delle fermate che saranno interessate da questo primo tratto della linea C della metropolitana. “Sicuramente l’apertura della metropolitana è qualcosa di positivo per il quadrante, sono anni che la aspettiamo. Ma come faranno i residenti a raggiungere le stazioni? Come comitato in passato abbiamo sollevato più volte il problema. Senza un potenziamento degli autobus troppe strade restano comunque isolate”, dice Angelo, ex presidente del Comitato spontaneo Borgata Finocchio.
Metro C, opportunità o spreco? Soddisfatto ma solo in parte sembra anche il sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis, che lamenta una preoccupante mancanza di sicurezza su via Casilina, all’altezza del capolinea Metro C MonteCompatri/Pantano. Questo il suo intervento integrale rilasciato ai microfoni di Radio Cusano Campus, nel format ECG Regione.
Gianluca Schinaia, autore di “Lavori in Corso”, scrittore e giornalista, ci va giù ancora più pesante: “La giornata dell’undici ottobre? E’ importante, ma dipende da qual’era l’obiettivo. Se l’obiettivo era collegare le periferie alla città dando vita senza motivo all’opera più costosa d’Italia allora va bene. La tratta Monte Compatri-Pantano fino al Parco di Centocelle rappresenta solo il 55% del tracciato iniziale di quella che doveva essere la grande Metro C”.
Metro C che alle tasche dei cittadini romani è costata tantissimo. Prosegue Schinaia, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus: “All’inizio era prevista una spesa, già enorme, di 3 miliardi di euro. A lavori finiti, il costo sicuro, sarà almeno di 3.7 miliardi di euro. E c’è chi stima che si arriverà addirittura a 6 miliardi di euro, una volta ultimato il tutto, più o meno nel 2020. Aumentano i costi dell’opera e aumentano i tempi di realizzazione. Quando ho ultimato il mio libro, nel 2011, si parlava di 2018 come data di chiusura lavori. Data che oggi è stata posticipata al 2020”.