Il 2014 è stato un anno importante per la bimba dei monti perché “bimba” ormai non lo è più. Sono trascorsi esattamente quarant’anni da quel 6 gennaio 1976, data in cui fu trasmessa la prima puntata della serie in tivvù. I festeggiamenti sono durati tutti questi mesi passando per il compleanno speciale che hanno organizzato in Val Rendena, con tanto di mostra permanente, fino ai recentissimi incensamenti al festival internazionale Romics.
Heidi è ormai una donna ma il suo fascino resta integro anche per le nuove generazioni.
Per alcune persone il tempo non passa mai. Heidi, forse anche grazie all’aria buona di montagna, appartiene a questa categoria. Lo dimostrano i numeri che ancora sa fare. Nella replica della stagione 2011/2012, per esempio, è nuovamente entrata nella classifica mensile dei 5 programmi più visti nella fascia d’età 4-14 anni, per il periodo settembre/ottobre, riportando uno share vicino al 30% e, nel periodo novembre/dicembre, ha ottenuto uno share del 34%, sempre nella medesima fascia d’età. Niente male per una ragazzina acqua e sapone che non indossa mai le scarpe e che alla cipria preferisce le guance rosse. Merito forse del disegno sapiente dell’allora giovane Hayao Miyazaki (uno che poi ha creato mostri sacri come “Conan il ragazzo del futuro”, “La città incantata” e “Totoro”). Merito, di certo, anche della felice penna di Johanna Spyri che nel 1880 scrisse il romanzo culto da cui è tratta la serie.
Poco importa se in Italia la serie approdò solo due anni dopo. È proprio nella penisola che la bimba delle Alpi Svizzere ha avuto il maggior successo ed è da noi che il suo importante compleanno viene accolto con sommo gaudio. Ben tre generazioni, infatti, si sono appassionate a Peter, Clara, Nebbia e, strano ma vero, anche alla signorina Rottenmier. Ben tre generazioni hanno cantato a squarciagola la sigla iniziale scritta da quel Franco Migliacci che nel suo repertorio ha canzoni come “Nel blu dipinto di blu” e “Tintarella di luna”.
Cieli di un blu intenso, cime spruzzate di bianca neve e file di alberi verdi all’orizzonte. Questo è il mondo pulito di Heidi. Questa è la boccata di ossigeno che prende volentieri la fantasia dei ragazzi di città.