“Justice for Joseph”. E’ sufficiente scrivere queste tre parole nei motori  di ricerca che muovono il web,  per comprendere quanto la storia di questo dolcissimo cane sia diventata un simbolo della sofferenza che l’indifferenza umana  può infliggere su un animale.

In realtà giustizia Joseph non l’ha mai avuta, quell’uomo che lo ha ridotto in catene per più di quattro anni è stato multato di soli 25 dollari (neanche 20 euro), ma ora Joseph ha trovato una casa. Una famiglia da cui essere amato e rispettato. Una famiglia cui in cambio darà amore infinito e gratitudine eterna.

Il web iniziò a mobilitarsi per questo cagnolone dagli occhi tristi, a fine 2013.  Lui era un giovane pastore tedesco che, in condizioni normali, avrebbe mostrato la propria bellezza e la propria maestosità.  Il destino, però,  l’ha portato in casa di un uomo senza scrupoli e senza amore per gli animali.

Per quattro lunghi anni Jeremy Shane Temple l’ha tenuto incatenato  a Middletown, in Ohio. Lo spazio vitale di Joseph non andava oltre quei pochi metri attorno alla quercia cui era legato. Viveva senza una cuccia dove ripararsi, esposto alla pioggia e al sole,  riceveva cibo e acqua solo qualche volta a settimana.

Qualche vicino di casa aveva provato a domandare al proprietario come mai quel cane fosse giacesse in condizioni così estreme e lui rispondeva a tutti che Joseph era malato. Una volta accusato di maltrattamenti si è difeso semplicemente, dicendo: “Mica è un uomo, è solo un cane“.

Oggi, racconta il Cincinnati Channel 9, i volontari della Paws che lo hanno salvato daranno vita ad una festa di compleanno, esattamente un anno dopo il suo salvataggio.

Il primo anno dalla sua risurrezione. Una festa anche per dare il benvenuto alla famiglia che, svolte le ultime visite del veterinario, aprirà le porte della propria abitazione per questo cane così sfortunato.

Che non avrà mai giustizia. Ma che ora potrà ricominciare. Da una casa in cui troverà persone in grado di curarlo, di amarlo e soprattutto di contraccambiarlo.