Primo giorno di scuola per più di 700.000 studenti del Lazio. Ai microfoni di Radio Cusano Campus è intervenuto, durante ECG Regione Lazio, Mario Rusconi, presidente dell’ANP  Lazio. 

Professore, in estate ha lanciato diverse grida d’allarme per quanto concerne l’occupazione che alcuni ex bidelli hanno fatto di diversi istituti pubblici. E’ cambiato qualcosa? 

“Da questo punto di vista non è cambiato niente nel senso che è stato calcolato che circa 200 appartamenti sono  occupati da ex bidelli in pensione o ancora peggio dai loro eredi e gli 80 appartamenti delle scuole medie superiori sono ancora in lieta disponibilità di queste persone che le occupano abusivamente e non succede nulla. Ora io mi chiedo: se un centro sociale occupa un edificio poi viene sgomberato. Perché la stessa cosa non avviene con i bidelli? L’altra cosa grave è che i tanto ventilati interventi per ristrutturare le scuole sono partiti molto lentamente e probabilmente nonostante i fondi siano stati assegnati dal governo alle regioni, comune grandi come quello di Roma si stanno muovendo a velocità pachidermiche”.

Che tipo di scuola trovano i ragazzi che tornano a scuola oggi? 

“I ragazzi che tornano a scuola oggi trovano le scuole che hanno lasciato a giugno. Troveranno le stesse situazioni, aggravate. Qualora poi gli apparati amministrativi del comune, che sono evidentemente disorganizzati, interverranno a dare gli appalti dei lavori, questi avverranno in concomitanza con le lezioni. Questi lavori andrebbero fatti prima dell’inizio dell’anno scolastico, come era stato annunciato in un primo momento”.

Si fa un gran parlare della questione sprechi. Nella scuola ce ne sono? 

“Gli sprechi sicuramente nella scuola ci sono, quando Tremonti era ministro dell’istruzione, lo dico scherzando, ha tagliato più di 8 miliardi di sprechi e era stato assicurato che il 40% di questi tagli sarebbero stati reinvestiti nella scuola. Non è stato reinvestito nemmeno un euro. La finanza scolastica è stata falcidiata, non vorrei come come è successo in precedenza, ciò che si recupera nella scuola venga poi investito nell’Alitalia o altre cose simili…”

Che voto darebbe a Regione e Comune sul tema scuola? 

“La regione ha poche colpe, è semplicemente un distributore di denaro per province e comuni. Il comune fino ad ora merita un voto basso, un 6 con tre meno, nel senso che il sei viene dato sulla fiducia, i tre meno che ci sono dietro rappresentano la constatazione che la macchina burocratica del comune di Roma è molto lenta. Il sindaco e gli assessori dovrebbero prendere più a cuore l’andamento dell’operato burocratico del comune”.