Su Radio Cusano Campus nel corso di ECG Regione Lazio, format condotto da Roberto Arduini ed Andrea Di Ciancio, si è affrontato oggi il tema legato alla crisi del mercato immobiliare.
Sull’argomento è intervenuto Mario Novelli, segretario Adusbef. Novelli non ha avuto difficoltà ad entrare nel cuore della problematica” Da sempre in Italia sia per i mutui che per i prestiti personali paghiamo tassi d’interesse superiori al resto dell’Europa, anche se oggi i tassi sono abbastanza bassi”, ha spiegato, ponendo poi l’accento su un’altra questione.
“Il vero problema di oggi non è che i tassi sono alti, ma che mancano i soldi. E quando si va in banca a chiedere un prestito ci si sente consigliare di lasciar perdere, perché gli istituti di credito preferiscono tenere i soldi in cassa visto che con la cassa alta la loro posizione migliora nella valutazione che ne fa la Bce”.
Per questo, prosegue Novelli, “Abbiamo un settore immobiliare asfittico, con una offerta che cresce anche per via della difficoltà di molti cittadini che acquistarono immobili dieci anni fa e che magari oggi con la difficoltà dettata dalla crisi sono costretti a metterli in vendita. Il settore immobiliare da sempre è quello che indica il superamento delle problematiche economiche, oggi non è più così: chi pensa che si uscirà dalla crisi per ritornare alla situazione del 2006 sbaglia. Se le banche non intervengono per rivedere i loro criteri di erogazione, sarà difficile uscire da questa situazione”.
E’ cambiato il mondo del lavoro, le banche dovrebbero mettersi al passo coi tempi: “Le banche hanno sempre preteso super garanzie. Pochissimi istituti erano in grado di valutare l’idea da finanziare, le banche commerciali volevano le garanzie. Questo stato di cose, questa staticità nella valutazione di una domanda, sclerotizza la situazione e la nuova lingua parlata dal mondo del lavoro trova le banche decisamente impreparate. Non sono state in grado di rivedere i loro criteri di valutazione. Finchè questo non accadrà, difficilmente potremmo assistere ad un reale miglioramento economico…”.