Prof. Drago, quali sono i consigli che possono essere dati a un diplomato?

Il primo consiglio è in realtà un dato empirico rilevante: la Laurea serve. Ovviamente, in via generale, è preferibile iscriversi ad un corso di Laurea che interessi. La spinta “vocazionale” in questo caso è molto importante in quanto iscriversi ad un corso di Laurea che interessa tendenzialmente permette di essere più motivati e finire gli studi, sia più rapidamente che con un migliore profitto.

Quest’aspetto però non basta ed in qualche modo è importante anche puntare anche su un corso di laurea che formi a professioni che prospetticamente possano offrire un futuro. Su questo è sempre buona norma consultare siti specializzati e cercare informazioni documentate su queste tematiche. Quali professioni insomma saranno maggiormente richieste fra 10-15 anni?

E’ necessario quindi durante gli studi universitari costruirsi quella base solida di competenze che potrà essere utilizzata in futuro.
Cosa può fare un laureando per rafforzare la propria situazione professionale?

Certamente impegnarsi al massimo durante i propri studi universitari.

Lo studio va visto come un lavoro e trattato quindi con professionalità. Quella stessa professionalità che poi sarà necessario mostrare successivamente.

E’ importante impegnarsi al fine di procedere in un corso di studi regolare e definito a livello di tempistiche. Questo anche al fine di non ritardare l’accesso al mercato del lavoro.

A livello di abilità professionali, l’imparare le lingue è sicuramente importante così come anche avere una padronanza completa degli strumenti informatici. Inoltre, è importante, a mio parere, fare le maggiori esperienze estere possibili (di studio o lavoro). Queste esperienze possono tornare utili nel corso della propria carriera professionale. Infine, spostarsi a livello lavorativo può essere una scelta strategica importante anche per fare esperienze utili.

 

 

Quali sono delle adeguate strategie per la ricerca di un lavoro per un laureato?

Il laureato è importante anzitutto faccia un bilancio tecnico delle proprie competenze al tempo stesso un bilancio delle competenze richieste dal mercato di riferimento. In questo senso è opportuno valutare attentamente quali siano le competenze richieste dalle aziende e certamente, in questo senso, non perdere opportunità di apprendimento o di fare esperienza.

Per fare questo, ancora una volta, è necessario cercare nei siti, sui giornali e sulle riviste specializzate opportune indicazioni e informazioni di questo tipo.

 

E’ possibile dare dei consigli immediatamente operativi per chi cerchi lavoro?

Avere un CV continuamente aggiornato, e certamente essere pronti a cogliere tutte le possibilità che ci possono essere.

E’ importante quindi scrivere bene il proprio curriculum in quanto rappresenta il proprio “biglietto da visita” verso il lavoro. Lo stesso per quanto riguarda la lettera motivazionale.

E’ nello stesso modo rilevante adattare la propria domanda e candidatura a ciascun impiego cui ci si sta esplicitamente candidando.

Infine mostrare un’attività continuata nel tempo: mai avere buchi sul proprio CV.  A parte questo, ancora una volta preparare al meglio i colloqui di lavoro studiando bene le caratteristiche delle aziende per cui ci si sta candidando.