Fare sesso prima di una performance sportiva toglie energie? Falso. Ci sono tantissimi esempi, anzi, che forse dimostrano il contrario.Federica Pellegrini, campionessa nei 200 metri stile libero alle Olimpiadi di Pechino del 2008, tre volte campione d’Europa di fila nella stessa disciplina, ad esempio, ha spesso dichiarato che il sesso prima delle gare, per lei, non è mai stato un problema.

Stessa cosa per il tiratore australiano Russell Mark, sei volte campione olimpico,  che ha dichiaratamente affermato che, nel corso delle Olimpiadi di Londra 2012, di notte sarebbe scappato dalla sua stanza per andare a «trovare» la moglie e collega Lauryne se l’organizzazione non avesse provveduto a metterli in stanza insieme (inizialmente erano stati sistemati in due camere separate).

Un tabù, quello del sesso e dello sport che non potrebbero andare di pari passo, ormai destinato ad essere sfatato. E’ ferma la convinzione, infatti, che Mark e Pellegrini non siano gli unici, tra gli atleti, a pensare che il sesso prima delle gare non pregiudichi la prestazione sportiva.

Anche se poi, di fatto, sono ancora molti gli allenatori che scelgono di tenere mogli e mariti lontani prima delle competizioni. A detta della comunità scientifica, comunque,  non sussisterebbe alcuna motivazione per vietare il sesso in prossimità delle gare: gli studiosi canadesi della McGill University, per esempio, già in uno studio reso noto  diversi anni fa avevano incrociato i dati raccolti da diverse indagini scientifiche condotte sulla questione, arrivando al verdetto finale: né la forza, né la resistenza muscolare, né la forza di presa, né l’equilibrio degli atleti sono  negativamente influenzati dall’attività sessuale della notte precedente.

Sesso prima di una gara fa male: ecco che ne pensa prima Federica Pellegrini
Federica Pellegrini sesso prima di una gara

Nel mondo del calcio, suscitarono un certo (ipocrita) scalpore le ammissioni di Cassano che in una sua autobiografia affermò: ” Ho 6-700 donne nel carniere, una ventina dello spettacolo.  Molte di queste “conquiste” le ho  consumate alla vigilia di grandi match nei “blindatissimi” ritiri.

Cassano è stato esplicito: “Ne ho avute molte, anche in ritiro. E’ piuttosto facile. A Trigoria, che è enorme, ero riuscito a procurarmi la chiave dell’ultimo cancello, quello che dava sul retro. Le facevo entrare da lì. Andavamo negli spogliatoi delle giovanili, spesso usavamo i lettini dei massaggi, ogni tanto se ne spaccava uno. Anche se lo scoprivano, non mi dicevano nulla, chiudevano un occhio. Anche perché spesso ho giocato grandi partite dopo aver fatto sesso. Andatevi a rivedere Roma-Juventus 4-0, quella della bandierina spezzata. Avevo fatto le 6 la domenica mattina, con una delle tante amiche che avevo in quel periodo. L’1-1 con la Lazio è un altro esempio. Ero in panchina, sono entrato a 20′ dalla fine e ho segnato il gol del pareggio”