Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Quella di Milagro è talmente stramba, per esempio, che non si può tacere. Si tratta di una band che arriva al top, al festival di Sanremo e, proprio quando la carriera sembra aver preso il via, decide di prendersi una lunga pausa. Perché? Cosa è successo? Come si torna ad un album nuovo dopo tutto questo? Ce lo spiegano i Milagro stessi.
Partiamo dal vostro Alfa artistico. Cosa vi ha spinto a trasformare la passione per la musica in lavoro?
La passione stessa, il desiderio impellente di vivere la quotidianità immersi nel fare musica. Proprio per questo tutt’ora ci sorprende considerarlo un lavoro vero e proprio. Per noi è più un privilegio di cui godere giorno per giorno.
Nel 2008 arriva il Festival di Sanremo. Come è fare un giro su quel carrozzone?
Visti i ritmi promozionali di quei giorni, più che un giro siamo stati buttati dentro ad una vera e propria centrifuga frenetica. Resta, comunque, impresso in noi in maniera indelebile il ricordo di una bellissima esperienza e l’opportunità di avere condiviso con il grande pubblico il proprio progetto artistico.
Cosa accade ad una giovane band dopo quella botta mediatica? Si lavora senza sosta?
Senza dubbio si cercano di cogliere tutte le opportunità che sopraggiungono ed in particolare il live, dimensione prioritaria per una band come la nostra che nasce con l’intento di proporre dal vivo nel modo più istintivo e sanguigno la propria identità.
Contro ogni regola dello showbiz, avete frenato proprio quando la macchina è lanciata a tutta velocità. Perché?
Perché abbiamo preferito aspettare e dedicarci nel frattempo ad altre esperienze musicali per poter poi riprendere nel momento in cui il desiderio di raccontarsi in un nuovo album sarebbe riemerso prepotente, come del resto è accaduto. Non ti nascondo che si stata una decisione non semplice da comprendere.
Chi ha fatto incazzare di più questa svolta inattesa?
Beh più che incazzare, ha sorpreso tutti quelli che si aspettavano a breve il nuovo disco… noi per primi!
Ora arriva “Fino a toglierci la sete”. Vi sentite dissetati da questo lavoro?
Sì, assolutamente dissetati anche se sappiamo bene che rappresenta un appagamento momentaneo! “Fino a toglierci la sete” ci è apparso sin da subito il titolo più evocativo per rappresentare il nuovo album ed il nostro ritorno. Ci siamo concessi il lusso di prenderci il tempo necessario per sperimentare, anche grazie all’arrivo di un nuovo elemento nella band, Tommaso Stanzani, che ha messo a disposizione tutta la sua esperienza ed attitudine.
Dopo aver autografato un album a Ben Harper, quale altra soddisfazione artistica potreste mai cercare?
Beh, in effetti quella è stata una vera sorpresa inaspettata! In ogni caso pensiamo ce ne siano ancora tante di soddisfazioni da raccogliere… guai se così non fosse! Senza dubbio consolidare il nostro percorso resta il primo grande obbiettivo!
Vi regalo un mitra. Contro chi aprite il fuoco?
Contro nessuno. Non abbiamo irrisolti… la musica è un’ottima terapia!
Vi regalo un girasole. A chi lo donate?
A “Viola”, la protagonista del nostro nuovo singolo!