Per far conoscere meglio la nuova offerta formativa dell’Università degli studi N. Cusano, l’Ing. Vincenzo Duraccio, coordinatore didattico della Facoltà di Ingegneria e titolare delle cattedre di Impianti Industriali e Meccanici, parla in esclusiva a Tag24.

Prof. Duraccio, tenendo conto dell’importanza del livello qualitativo dell’insegnamento richiesto per una facoltà come ingegneria, come ha deciso di impostare il lavoro?

Devo fare una premessa che per me è d’obbligo: quando l’a.d. dell’UniCusano ci ha presentato il suo progetto per la facoltà di Ingegneria ha ricevuto da noi un riscontro di totale entusiasmo. Noi siamo un ateneo telematico ma abbiniamo all’erogazione online dei materiali le lezioni in presenza e le ore di laboratorio sempre e rigorosamente in presenza. Abbiamo attrezzando un laboratorio grazie ad un investimento di centinaia di migliaia di euro che, oltre ad essere una rarità di questi tempi, denota la volontà ferrea di credere in un settore specifico come è quello dell’ingegneria. Per noi l’UniCusano è l’occasione unica di fare ricerca, di farla ad altissimo livello e di proiettare tutto questo ad uso e consumo dello studente. Vogliamo coinvolgere gli studenti nella nostra ricerca, vogliamo farlo a tal punto da poter partecipare, come UniCusano, al campionato formula SAE. Si tratta di una competizione interuniversitaria dove ogni ateneo prepara un prototipo con motore motociclistico per partecipare ad un campionato che vede impegnate le università italiane ed europee. Sarebbe un vanto ben figurare sin dal primo anno.

Attività di questo genere, che vedono lo studente assolutamente protagonista, possono rappresentare un primo passo verso l’inserimento nel mondo del lavoro?

Assolutamente sì, il campionato formula SAE è una vetrina importantissima e per darvi la giusta percezione vi dico che dominano le università tedesche, che per mezzi a disposizione e supporto di case automobilistiche sono un passo avanti a tutti. Gli studenti che hanno partecipato al campionato hanno successivamente trovato lavoro nel settore specifico che riguarda la progettazione e la costruzione della vettura.

Gli iscritti alle facoltà scientifiche, così come l’attività di ricerca, stanno vivendo un momento particolarmente difficile. Quali sono le ambizioni che può coltivare un ragazzo che oggi decide di iscriversi alla facoltà di Ingegneria?

Per risponderle voglio citare un articolo uscito qualche settimana fa. A 5 anni dalla laurea un ingegnere guadagna mediamente il 45% in più di qualsiasi altro laureato. Il momento è difficilissimo ma noi dobbiamo puntare sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica. Tra le tante facoltà, ingegneria offre obbiettivamente di più e qui all’UniCusano portiamo avanti un convincimento unico: il professore deve affiancare lo studente dal primo esame e fino alla laurea, supportandolo tra le mille difficoltà che un percorso di studi così accidentato presenta. Abbiamo messo a disposizione degli studenti anche il nostro numero di cellulare, vogliamo fargli sentire la nostra vicinanza soprattutto nella fase iniziale, quando la difficoltà delle prove può creare una sorta di choc. Siamo a completa disposizione di tutti coloro i quali vorranno seguirci, anche se avranno delle lacune su alcune materie, magari ereditate dalla scuole superiori, con impegno, dedizione e la nostra totale disponibilità potranno farcela.