In questo periodo già complicato di suo, per alcune famiglie italiane, si nasconde dietro l’angolo l’ennesima batosta economica. Quella legata ai test d’ingresso. Una batosta pesante. Pesantissima.
Da cinquecento euro, e la cifra è arrotondata per difetto. Cinquecento euro. Forse anche di più. Questa la spesa che le famiglie devono affrontare per far partecipare i figli ai soli test d’ammissione a numero chiuso.
Tutto pronto, infatti, per i test d’ingresso con cui dovranno confrontarsi migliaia di aspiranti matricole. Ultimi giorni prima di varcare i cancelli, sedersi dietro ai banchi quasi uguali nell’aspetto
a quelli del liceo ma diversi nella sostanza.
Le stime parlano chiaro. Uno studente su quattro, spiega una recente indagine di Skuola.net, sceglie di sottoporsi a più test d’ingresso per timore di rimanere con le mani in mano e per paura di non vagliare tutte le possibilità a disposizione.
In questo modo la spesa per i genitori aumenta senza freni. Su 1600 studenti il 26 percento degli intervistati dichiara di presentarsi a oltre tre test di ingresso: qualora, infatti, non dovesse riuscire a superare la prova d’accesso alla facoltà “preferita”, potrà dirigersi verso altre vie. Il 33 percento si è iscritto a due test distinti e il 43 percento, invece, si cimenterà con uno solo.
Fortunatamente, non in tutti gli atenei c’è questo ingiusto e costoso ostacolo da dover superare. Ma in molte università, per i test d’ingresso, è tutto pronto.
Per quanto concerne invece il luogo da cui provengono i candidati, il 63 percento ha concluso l’esame di maturità, mentre la percentuale restante sta cercando di entrare all’università dopo aver trovato difficoltà in altri percorsi.