“Partorire un bimbo down è immorale”. Richard Dawkins, celebre studioso e biologo britannico, già coinvolto in passato in varie polemiche e controversie, ha scandalizzato molti suoi connazionali ieri su Twitter.
Il biologo in questione, nella giornata di ieri, ha scritto sul social network che i nascituri cui è stata diagnosticata la sindrome di Down dovrebbero essere tutti abortiti perché sarebbe “immorale” partorirli. A una donna che definiva “un dilemma” il fatto di portare in grembo un bambino affetto dalla sindrome, Dawkins ha risposto: “Abortisci e ritenta. Sarebbe immorale metterlo al mondo, visto che hai la possibilità di evitarlo”.
Trovare le parole davanti a una presa di posizione del genere è difficile. Mantenere la calma anche. Il tizio in questione, è palese, con le sue provocazioni cerca soltanto pubblicità. E purtroppo riesce anche ad ottenerla. Ma è doveroso rispondergli, perché in un mondo sempre più “ignorante” le persone con la sindrome di down vanno difese con ogni mezzo possibile e immaginabile.
Le persone con la sindrome di down hanno una sensibilità superiore alla media. Una purezza, una ingenuità, una dolcezza, che è rara se non impossibile da trovare altrove. E possono vivere una vita dignitosissima, anzi, felice. Con la loro famiglia, con i loro affetti, i loro amici, il loro lavoro.
La prospettiva di vita delle persone con sindrome di Down si avvicina sempre più a quella standard, grazie alla rivoluzione delle coscienze che negli ultimi decenni ha portato a riconoscere in loro degli individui,in grado di portare il loro contributo allo sviluppo dell’umanità e a non essere più considerati come una disgrazia da sopportare o da nascondere.
E non può certo bastare un biologo volgare e arrogante con le sue verità da due spicci a mettere in dubbio decenni di progressi, che devono ovviamente proseguire.
In risposta al soggetto in questione, che non abbiamo voglia neanche di nominare ulteriormente, chiudiamo con questo video che vi consigliamo di guardare per intero. E’ da brividi.