“Non date agli zingari davanti alla porta del nostro supermercato . Guadagnano dai 60 agli 80 euro al giorno, più di un operaio specializzato italiano, più di alcuni tra i nostri dipendenti”.

Questo il testo di un cartello affisso a Catania davanti all’ingresso di un supermercato, che ha scatenato non poche polemiche.  I responsabili dell’esercizio commerciale, accusati di razzismo, si difendono: “Non è razzismo. Allontanano i clienti indispettiti dall’insistenza. Abbiamo chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine ma ci dicono che è un problema dei servizi sociali del Comune”.

Davanti al supermercato in questione da almeno quattro anni staziona una famiglia rom. Spiega il titolare del supermercato:  “Fanno i nostri stessi orari di lavoro e, quando vanno in ferie, mandano dei parenti a sostituirli”.

Il loro introito,  stando ad alcuni calcoli approssimativi, sarebbe incredibilmente alto:  “Della cifra siamo certi perché, al termine della giornata, quando stiamo per chiudere, vengono alle casse per chiedere di cambiare le monete con banconote”.

“Noi non abbiamo nulla contro di loro, il razzismo non ci appartiene.  Però vogliamo tutelarci: anche clienti che abitano qui vicino non vengono per evitare di subire la pressante richiesta di elemosina. Alcuni prendono le buste della spesa dei clienti e li accompagnano fino alle auto. La nostra iniziativa vuole essere uno stimolo a pensare e speriamo che chi può adesso agisca nel fare rispettare le leggi”, termina la direzione del supermercato.