Tutto ha avuto inizio nel 2001, quando l’Unione Europea ha emanato una risoluzione riguardante l’e-learning e lo studio telematico. In Italia le università online arriveranno solo nel 2003 e a seguito della legge finanziaria frutto della cooperazione tra il Ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, e il Ministro per le innovazioni e le tecnologie, Lucio Stanca. In base ai diversi decreti ministeriali si è dato il via al riconoscimento delle università online che sono arrivate a undici sul solo territorio italiano.
Quando nella vita si presenta, inevitabile, il momento di scegliere, le difficoltà emergono in tutta la loro apparente insormontabilità. Scegliere se continuare il proprio percorso di studi iscrivendosi all’università è uno di quei momenti e se ci si accompagna l’indecisione sul percorso giusto da scegliere, ecco che la decisione da prendere diventa una delle più delicate nella vita di un ragazzo. Naturalmente la scelta del percorso accademico deve tener conto delle proprie passioni e attitudini, ma deve allo stesso tempo considerare anche le reali prospettive di “spendibilità” della laurea nel mercato del lavoro. In Italia, ad esempio, è davvero difficile riuscire a trovare una collocazione lavorativa con una laurea umanistica: i dati parlano chiaro e i laureati in Lettere e Filosofia scontano un tasso di disoccupazione molto elevato.
Diversa la situazione lavorativa di coloro che scelgono di laurearsi in discipline come Ingegneria, Giurisprudenza, Scienze Politiche ed Economia. Per quanto riguarda le lauree triennali, le migliori opportunità di lavoro sono riservate a chi si è formato in discipline sanitarie, come Scienze Infermieristiche ed Ostetriche.
La scelta giusta da fare
Che facoltà universitaria scegliere, dunque, per trovare lavoro più facilmente? Considerando che le attitudini personali sono imprescindibili nella scelta del percorso accademico, bisogna scegliere sempre una facoltà che possa rispondere meglio alle proprie esigenze e in questo senso non è da sottovalutare la scelta di un’università telematica, che consente un apprendimento a distanza che difetta sempre meno in qualità e permette di portare avanti un’attività lavorativa parallela. Gli atenei telematici, spesso nel mirino per la presunta facilità dei loro percorsi di studi, ormai si sono allineati con gli atenei tradizionali, con i quali condividono i docenti e le offerte didattico-formative. La UniCusano, ad esempio, sta raccogliendo i frutti di una politica di sviluppo che si rifà allo stile dei Campus americani. Una nuova sede di 16.500 mq, ettari di parco verde, campi sportivi, una foresteria che può ospitare 200 studenti, una mensa/bar, per un progetto che resta improntato sulla telematicità ma che si avvicina con decisione alla frontalità, con lezioni alle quali assistere, seminari da frequentare ed esami da sostenere, tutto direttamente in sede. Scegliere è sempre difficile ed è per questo che quando arriva il momento il ventaglio delle alternative deve essere il più ampio possibile.