Ma quant’è bello scoprire in un giorno di mezza estate che le famiglie di una volta esistono ancora, nonostante il Dio Denaro detti legge ovunque, nonostante i ritmi di vita sempre frenetici, la corsa verso il nulla cui tutti diamo vita, la globalizzazione, i nuovi valori imperanti che spesso sono tutt’altro che positivi.
Il bell’esempio arriva da Udine, dal papà e dalla mamma di Simone Scuffet, predestinato fuoriclasse della porta, numero 1 dell’Udinese, classe 1996, nonostante la giovanissima età già richiesto dalle società più prestigiose d’Europa. Come l’Atletico Madrid, che sarebbe stato pronto a pagare per le prestazioni dell’estremo difensore 9 milioni di euro e a garantirgli un ingaggio da un milione di euro a stagione, più del triplo di quanto Simone percepisca adesso.
Sembrava tutto fatto. Fin quando non sono intervenuti i genitori: “Niente Madrid, quest’anno deve sostenere la maturità”. Prima lo studio e il diploma all’Istituto tecnico commerciale del capoluogo friulano, poi il calcio. Così mamma Donatella e papà Fabrizio hanno impedito la fuga all’estero dell’erede di Gigi Buffon. Complimenti. Se li meritano davvero tutti.