Chi?
Loop Loona, mc e rapper di origini calabresi. Ho iniziato a studiare la cultura hip hop fin da ragazzina. Questo con gli anni mi ha portato a trasformare una grande passione in un quasi lavoro. Ho girato in lungo in largo per le jam del Paese, in seguito ho viaggiato molto tra il Medio Oriente e l’Europa finché non mi sono ristabilita in Italia e ho lavorato sodo sulla musica, partecipando a vari contest di freestyle, cosa che mi ha portato a essere unica donna nella prima edizione di Mtv Spit. Da lì ho iniziato a incidere nuovi brani con una diversa consapevolezza rispetto a quando ero ragazzina e, dopo due prodotti in free download, è uscito finalmente il mio primo album solista, “Senza Fine”.
Cosa?
Adoro le parole, combinarle, attribuire loro nuovi significati, giocare con le lettere a ritmo di musica. Questo, in pratica, è il rap. Incastrare parole e sillabe a tempo. Non sono una persona con molta disciplina, per questo non ho mai visto il rap come un allenamento, piuttosto come un gioco. Ho sempre fatto tutto, e continuo a farlo, con la massima naturalezza, senza mai impormi delle scadenze, perché questo intaccherebbe il lato artistico della cosa.
Quando?
Da sempre. Credo che sia una cosa connaturata nella mia persona. Anche se l’ho scoperta dopo alcuni anni della mia vita, la musica è stata sempre qualcosa di presente. I miei primi ricordi sono legati alla musica. Mi raccontano che, quando ero piccola, ero appassionata del brano “Buonanotte Fiorellino” di De Gregori: ho dei ricordi molto sfuocati dell’autoradio che suonava questa canzone. Mentre quando avevo quattro o cinque anni ricordo “Sei come la mia moto” di Jovanotti e le canzoni di Madonna – la adoravo da piccolissima. Ho iniziato a fare sul serio con la musica da un paio di anni però.
Dove?
Sicuramente in Calabria, poi a Roma, poco in Medio Oriente e adesso in qualsiasi posto in cui mi chiamino per esibirmi. Il mio habitat naturale è il palco, adoro l’emozione di stare davanti a tanta gente, mi dà un’energia indescrivibile e lassù mi trasformo, sembro un’altra persona. Mi è capitato una volta di esibirmi, scendere dal palco e sentire una ragazza che mi chiedeva se avevo visto Loop Loona, perché una volta sul palco sono irriconoscibile.
Perché?
Per tirare fuori tutta la rabbia che ho. Per sentire che davvero tutto questo ha un senso. Per sentirmi viva.