Miroslav Klose: si è appena laureato campione del mondo. E’ il più grande bomber di sempre della nazionale campione del mondo. E’ il più grande marcatore di tutti i tempi nella storia della Coppa del Mondo.
Questo può essere sufficiente a descriverlo. Eppure non basta. Perché Klose, leggenda mondiale, patrimonio del calcio planetario, simbolo per i bambini che si avvicinano a questo sport, è molto altro ancora.
Campione del Mondo. Dentro e fuori dal campo. Gol, prodezze, capriole. Una freddezza sotto porta senza pari. Ma anche un temperamento da allenatore in campo che gli ha permesso di non salire mai alla ribalta delle cronache, se non per meriti sportivi.
Nessuna velina, nessuna starlette, mai un scandalo. Anzi. Comportamenti esemplari, sempre. Non ha mai reagito ad un fallo, non ha mai dato vita ad atteggiamenti antisportivi. A Napoli, un anno e mezzo fa, confessò addirittura di aver toccato il pallone con la mano e si fece annullare un gol dall’arbitro, tra gli applausi del San Paolo.
Quegli stessi applausi che ieri il Maracanà ha regalato a questo grandissimo fuoriclasse, una delle ultime leggende del pallone. Uno che ha scritto la storia. In silenzio. Facendo sempre parlare i fatti. Mai i proclami.