Quando per la prima volta fu annunciato il progetto cinematografico dal titolo “I Mercenari”, la percezione immediata fu quella di un prodotto commerciale che non avrebbe avuto lunga vita. Invece Sylvester Stallone e i suoi “amici”, il meglio dei protagonisti del cinema action, hanno realizzato con intelligenza e strategia di marketing  un vero e proprio fenomeno del grande schermo che ha ottenuto il consenso degli spettatori, nelle sale di tutto il mondo. In uscita ora “Mercenari 3”, nuovo capitolo di questa saga  che sviluppa all’ennesima potenza  il concetto di film d’azione, portandolo al limite del caricaturale, e che sfrutta poi, quasi fosse un effetto speciale, le suggestioni di scene che fanno comparire insieme Schwarzenegger e Harrison Ford, Dolph Ludgren e Antonio Banderas oppure Mel Gibson e Wesley Snipes in una jam session visiva, avvincente e auto ironica, in cui battute divertenti ed esplosioni si alternano velocemente. Il gioco non consiste solo in questa specie di giro di giostra nel museo delle cere, gli sceneggiatori dei due film sono riusciti a dare una certa consistenza alle storie, senza perdere di vista l’effetto comico che avrebbe suscitato la compresenza di questi attori, che in modi e tempi diversi hanno fatto sognare il pubblico cinematografico.

Nei Mercenari 3, Barney (Stallone) e il resto del team della squadra militare, si fronteggerà con Conrad Stonebanks (Mel Gibson), che aveva fondato i Mercenari con Barney. Questo accade perché Stonebanks era diventato un trafficante di armi senza scrupoli, e Barney era stato costretto a ucciderlo. O almeno cosi pensava.

Il 15  agosto sarà get fired up per il pubblico statunitense, mentre i mercenari faranno fuoco su quello  italiano a settembre.

“Vorrei ucciderti, però non sono fatto per la galera, quindi ti farò solo molto male”.   Lee Christmas – The Expendables