Un tempo c’erano figure mitologiche come Franco Migliacci, dalla cui penna uscirono capolavori come “Tintarella di Luna”, “C’era un ragazzo” e, soprattutto, “Nel blu dipinto di blu”. Poi il mestiere dell’autore musicale si è un po’ perso nel tempo. Questo fino all’esplosione dei talent-show che hanno avuto il merito di riportare in auge chi fosse in grado di dare agli interpreti belle canzoni. Nicco Verrienti, uno dei nomi più interessanti tra i nuovi big, ci racconta come si vive questa realtà nel nuovo millennio.

Attualmente stai scalando le classifiche con i Dear Jack. Ti aspettavi che i ragazzi avessero un successo simile?
Sin dalle prime esibizioni ad “Amici” i Dear Jack sono stati una bella novità ed hanno dimostrato durante il loro percorso nella scuola di essere musicisti preparati, versatili e affiatati. Il disco di platino ottenuto è una piacevole sorpresa per tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del progetto ma anche e soprattutto il giusto riconoscimento, oltre il contesto del talent show, al talento di questa band. Sono felice di aver firmato insieme a Roberto Casalino il loro nuovo singolo “La pioggia è uno stato d’animo”, brano già ai vertici delle classifiche radio.

Hai scritto sempre insieme a Casalino la canzone di Emma ‘Cercavo Amore’. Quando ti sei accorto che sarebbe stata una hit?
Emma è una vera forza della natura, affidarle un brano così carico di energia come “Cercavo Amore” si è rivelato un connubio vincente. Il brano ha trovato immediatamente il consenso delle radio e del pubblico, complice anche un noto spot pubblicitario che lo utilizzava come colonna sonora.

Tra le tante collaborazioni hai dato anche più di una canzone ai FreeBoys. Sei felice che si sia accorta del loro talento anche Simona Ventura?
Sono affezionato ai FreeBoys, li ho visti crescere artisticamente tanto in questi anni in cui ho avuto il piacere di collaborare alla scrittura dei loro singoli. Sono una vera e propria boyband: giovanissimi, credibili e determinati. Simona Ventura si è spesa tanto per loro durante XFactor e fortunatamente sta continuando a crederci anche dopo la fine del programma. Sono certo che anche in questo caso presto arriveranno grandi soddisfazioni.

Come si diventa autori? Credi sia un mestiere meno in crisi rispetto al cantante?
Ho iniziato il mio percorso artistico da cantautore ma mi ha sempre stimolato l’idea di mettere la mia creatività a disposizione di altri artisti. L’occasione di avvicinarmi al ruolo di autore è nata grazie alla preziosa collaborazione con Roberto Casalino. Sicuramente l’affermarsi dei talent show ha ridato nuova linfa a questa figura: gli editori sono alla costante ricerca di pezzi forti da affidare agli interpreti usciti dai talent.  Non credo ci sia un percorso preciso da seguire per diventare autori, anche perché la musica di oggi è un sistema in continuo movimento e non fai in tempo a identificarti in un ruolo che devi imparare a fare altro. Io cerco di fare buona musica e di migliorarmi canzone dopo canzone.

Come scegli gli artisti con cui collaborare?
Si scrive spesso senza pensare ad una precisa destinazione del brano. Quando mi capita di fare qualcosa di troppo “mirato” rischio di tirare fuori idee poco credibili. Le collaborazioni molte volte sono frutto di casualità successive.  Se credo di avere un brano valido, lo faccio ascoltare in giro augurandomi che possa essere il brano giusto al momento giusto.

Per chi ti piacerebbe scrivere dei big di oggi?
Mi piacerebbe sia dare continuità alle collaborazioni che ho già realizzato che aprirne delle nuove con i tanti big della canzone italiana..  sarebbe bello scrivere per Mina!

A chi devi dire grazie?
Alla mia famiglia, che ha sempre sostenuto la mia passione per la musica, e a tutti quelli che gravitano intorno all’ Albicokka Studio. Si tratta di artisti, autori e musicisti che ogni giorno mi vengono a trovare e mi insegnano qualcosa. Incrociare strumenti, note e confrontarsi rimane sempre il miglior modo per crescere!