Sarà presentato ufficialmente il 24 Luglio a Soiano del Lago, provincia di Brescia, l’ultimo album del bluesman italiano Rudy Rotta. Uomo di poche parole che preferisce comunicare al meglio attraverso la sua musica e la sua chitarra.
Biografia
Nato a Villadossola, in Piemonte nel 1950, si trasferisce con la famiglia a Lucerna, in Svizzera dove all’ età di 14 anni comincia a suonare la chitarra. Diciottenne rientra in Italia ed inizia ad esibirsi nel veronese, come chitarrista, in gruppi emergenti dediti ad un repertorio rock-blues. All’età di quarant’anni compie una scelta di vita e di cuore, certamente meno di “interesse”: vende l’azienda e si dedica interamente alla musica, quella che piace a lui. Prende ad esibirsi quasi esclusivamente all’estero, scalando man mano l’olimpo mondiale del blues ed instaurando una serie di collaborazioni con mostri sacri del calibro di: B.B King, John Mayall, Etta James, Brian Auger, solo per fare alcuni nomi.
L’Intervista
Un album che già nel titolo, “The Beatles vs The Rolling Stones”, si annuncia essere una sfida fra due mostri sacri riproposti però con il tuo personalissimo stile. Rudy è questa l’idea alla base del tuo ultimo lavoro?
Sì, è esattamente questa.
Nel corso della tua carriera hai condiviso il palco e collaborato con i più grandi nomi della musica come B.B King, John Mayall, Robben Ford, Brian Auger ed Etta James. Quanto hanno influenzato il tuo stile e qual è il ricordo più bello che hai con loro?
Tantissimi sono i ricordi e non vorrei farte torto a nessuno citandone uno piuttosto che l’altro. Sono grato a tutti loro per avermi aiutato a crescere sia come artista ma anche come uomo.
Cosa ne pensi dell’attuale scenario musicale italiano? C’è secondo te qualcosa/qualcuno di buono?
Spero di sì anche se da quello che mi capita di ascoltare direi proprio di no ma probabilmente quelli che hanno qualcosa da dire non vengono a galla. Manca il coraggio di tentare nuove strade fregandosene poi se le radio suonino o no la loro musica.
Nella tua carriera hai suonato praticamente ogni tipo e modello di chitarra ma se fossi costretto a sceglierne solo una per quale opteresti? Tanto per rimanere in tema, una Fender Stratocaster alla Keith Richards o una Gibson Les Paul alla Paul McCartney?
Direi senz’altro la Stratocaster, è la più versatile.
Chiudendo questa breve intervista e ringraziandoti per il tuo tempo, mi piace evidenziare le tante tappe del tuo attuale tour. Vogliamo ricordare alcune delle prossime date?
Sul mio sito sotto la pagina TOUR ci sono tutti i miei concerti. Ciaooooooooo e buona musica!!