C’è un pizzico d’Italia nella sfida che stasera metterà una contro l’altra due Regine del Calcio Mondiale. Brasile e Germania. Ci sarà il romanista Maicon. L’interista Hernanes. Ci sarà il sampdoriano Mustafi. Ma soprattutto il laziale Klose.
Proprio su lui, su Miro Klose, poggiano buona parte delle speranze tedesche. Con i supporters teutonici che vorrebbero vedere il numero 11 sempre in campo, mentre il tecnico Loew tende a dosare le forze del più grande bomber di sempre nella storia dei Mondiali, ormai alla soglia di trentasei anni.
Miroslav Klose è un fiore all’occhiello dell’intero campionato italiano. Una leggenda vivente. Miglior marcatore di sempre nella storia della Coppa del Mondo, insieme a Ronaldo. Miglior marcatore di sempre nella storia della Nazionale tedesca. Unico calciatore al mondo ad aver disputato cinque partite tra semifinali e finali di competizioni internazionali. Unico giocatore ad aver segnato almeno quattro gol in tre diverse edizioni della Coppa del Mondo FIFA. Unico giocatore ad aver segnato almeno cinque gol in due edizioni consecutive della Coppa del Mondo FIFA. terzo giocatore a segnare almeno un gol in quattro edizioni della Coppa del Mondo FIFA; prima di lui avevano raggiunto questo traguardo Pelé e Seeler (entrambi nelle edizioni degli anni 1958-1962-1966-1970).
Un’icona silenziosa, un modello per i giovani che si approcciano a questo sport. Antidivo per eccellenza, lascia sempre che a parlare sia il campo. Mai un atteggiamento fuori posto, nessuna velina ad aspettarlo in albergo, nessuna scappatella extraconiugale, nessun atteggiamento da spaccano. La faccia pulita del calcio europeo. La serietà che danza con la classe. L’appiglio di un vecchio continente che stasera spererà in suo guizzo per avere almeno una rappresentante nella finale che si giocherà il prossimo tredici luglio.