Come ti riprendi da una batosta del genere? Per carità, si parla di calcio. Ma una “rosicata” così non ce la farai mai a dimenticartela. Il Cile sta tenendo sullo zero a zero il Brasile padrone di casa agli ottavi di finale. Anzi, ai punti meriterebbe di passare.
Il mister ti guarda e ti fa: “Mauri, entri tu”. Hai gli occhi del mondo sopra di te. Entri in campo con la maglia del tuo Paese e sostituisci un eroe nazionale, come Arturo Vidal. Passano i minuti, il tempo regolamentare finisce, il match va ai supplementari. Il Brasile è in crisi. Lo vedi e te ne accorgi. Fa paura nei nomi. Ma in campo c’è solo una squadra, la tua. A questo punto andare ai rigori sarebbe quasi un peccato. Il campione è stordito. Proviamo a finirlo.
Ti arriva finalmente un pallone giocabile. Lo stoppi con una destrezza da campione. Lo tocchi a Sanchez e attacchi lo spazio. Lui chiude il triangolo, ti rilancia la sfera, la controlli, entri in area di rigore e calci con tutta la forza che hai, per far esplodere un urlo che sarebbe quello di una intera nazione. Chiudi gli occhi un attimo. Dura tutto una frazione di seconde. Quella palla che viaggia verso l’incrocio dei pali, rappresenta Davide che batte Golia. Un tonfo suono, il silenzio si spezza, traversa clamorosa ad una manciata di secondi dalla fine.
Hai provato a riscoprirti eroe, ma la sfortuna ha avuto il sopravvento. E poi sbagli anche il rigore nella lotteria finale, che condanna te e i tuoi compagni ad un immeritato ritorno a casa.
Mauricio Pinilla, idealmente, i nostri applausi sono tutti per te. Che sapendo bene che mai riusciresti a dimenticare quella traversa clamorosa, hai deciso di inciderla sulla tua pelle. Ad un passo dalla gloria. Lo splendido tatoo del bomber che ha provato a riscrivere la storia