Nessun errore, nessuna bufala. Purtroppo è tutto vero: da Equitalia vengono considerati i nostri animali domestici, cani o gatti che siano, alla stregua di un oggetto: come un mobile, o un’automobile, o uno smartphone di ultima tecnologia. Seguendo questa logica,  i migliori amici dell’uomo, correranno il rischio di essere pignorati perché equiparati in tutto e per tutto alle fonti  di reddito.
Anche perché alcuni cavilli del nostro codice civile considerano i nostri animali domestici come ‘res’ e quindi non detentori di diritti o sentimenti.

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Anche se, commenta l’ex ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla,  “Ormai  si è affermata una nuova sensibilità collettiva. Gli animali domestici sono considerati alla stregua di veri e propri componenti della famiglia. Le loro esigenze vanno rispettate. Purtroppo, però, negli ultimi anni, in più di una vertenza giudiziaria, molti animali domestici sono stati pignorati e messi all’asta e sono finiti nelle mani di chiunque, esattamente come succede per auto e mobili o per qualunque altro oggetto superfluo”.

Una vera e propria vergogna giuridica e morale. Cui qualcuno, il prima possibile, dovrà certamente porre rimedio.