Microcredito: nascita e sviluppo della microimpresa. È questo il tema centrale dell’intervista rilasciata a Tag24 da Giovanni Nicola Pes, funzionario dell’Ente Nazionale del Microcredito che patrocina un Master su quest’area di interesse bandito dall’Università degli studi N. Cusano.
Dott. Pes a che punto è l’Italia in quanto a microcredito?
«L’Italia è uno dei paesi più all’avanguardia in fatto di microcredito. Lei ha citato l’ente per cui lavoro che oggi è un ente pubblico ma è nato 7 anni fa su impulso delle Nazioni Unite che chiesero a tutti i paesi membri di creare dei comitati per ragionare sul tema della povertà e di far emergere soluzioni concrete per sradicarlo. In Italia questo comitato venne creato in seno al ministero degli affari esteri e in poco tempo divenne un ente pubblico. Insomma, siamo stati i primi a dare veramente seguito all’appello delle Nazioni Unite e a istituzionalizzare questo comitato che lavora per sconfiggere la povertà in italia e nel mondo, con un coinvolgimento particolare nei confronti delle più disagiate realtà del continente africano».
In che modo si può avere accesso al microcredito in Italia e magari veder cambiare la propria situazione?
«Per rispondere a questa domanda userò l’esempio del nostro ultimo progetto che si chiama “Microcredito donna” e si rivolge a quelle donne, italiane o straniere, disoccupate o inoccupate, per le quali sarà possibile accedere ad un prestito fino a 25mila euro per aprire una propria attività. Voglio chiarire che il finanziamento in denaro rappresenta solo la metà del supporto che noi forniamo, alla concessione del prestito viene affiancata tutta un’attività di indirizzo, formazione, assistenza e tutoraggio pre e post finanziamento».
In conclusione, il master in microcredito bandito dall’UniCusano e patrocinato dal vostro ente consente a chi vi partecipa di sviluppare competenze e capacità che hanno un riscontro concreto nel mondo del lavoro ma dà anche la possibilità a queste persone di vestire i panni di ‘agente sociale’, una figura professionale che può essere intesa come di contrasto e reazione all’imperante crisi economica?
«Assolutamente sì e aggiungo che se c’è qualcosa di buono che ha portato la crisi economica è proprio il fatto di aver creato una nuova cultura sociale, in seno alla società stessa e alle sue varie forme di organizzazione, dalle istituzioni pubbliche, al settore no profit, a quello bancario. Il Master UniCusano deve essere frequentato da tutti quei giovani che vogliono intraprendere carriere dirigenziali all’interno di tutti questi organismi, occupandosi di credito e di lotta alla povertà in modo etico, cercando di coniugare il giusto raggiungimento del profitto attraverso il valore etico delle iniziative».