Torna Vasco Rossi in concerto. Non è una cosa scontata dopo tutto quello che è accaduto nella vita del rocker di Zocca. Immaginiamo allora di recapitare una lettera al grande Blasco, prima dell’inizio del suo tour, una dedica composta dalle parole delle sue canzoni, un medley epistolare per dargli il nostro bentornato:

“Ciao Vasco siamo i soliti, quelli che ogni volta che ti ascoltano guardano dentro un’emozione. Ma che cos’è una canzone per te, forse un’ albachiara a volte oscurata da dannate nuvole.

Ci dicevi che eri ancora qua, ma non ti trovavamo più e quindi ti cercavamo al roxy bar oppure ci chiudevamo in noi stessi come in una stanza di un stupido hotel, per cercare un senso a questa storia.

Non sapevamo a chi dare la colpa se non ad Alfredo, provavamo anche a ridere di te ma solo durante qualche domenica lunatica.

Ma ora che lo show sta per ricominciare e la vita continua anche senza di noi è tutto veramente stupendo e ovviamente ci viene  il vomito.

Siamo solo noi che ti vogliamo bene Vasco, non l’hai mica capito?