“Piotta è morto”… cantava ironicamente il rapper romano e invece è più vivo che mai. Ha appena pubblicato l’EP “Trilogia Milanese”, che sta dominando le classifiche iTunes, ed è in giro per l’Italia in un tour dove ogni giorno si aggiungono nuove date. Il vessillo di questo arrembaggio piratesco di Tommaso Zanello è il singolo “BBW – Big Beatiful Woman”, che galleggia tra il reggae e le atmosfere caribiche. Sentiamo dalle sue stesse parole in cosa consiste e quale momento di vita sta vivendo.
La sigla BBW nasce dal mondo del porno sul web. Qual è la tua opinione su chi lo consuma?
In realtà è uno dei termini più cliccati sul web. E’ cresciuto del 23%. Sicuramente c’è il contributo della sezione hard ma non è certo l’unica. Pensate che tutti quanti a questo punto, compreso il sottoscritto, dovremmo riconoscere una royalty a colei che per prima la coniò nel lontano 1979 e cioè Carole Shaw, giornalista statunitense.
La metafora della donna in carne da De Gregori a te ha sempre portato in nuce la salvezza della normalità. E’ davvero importante essere perfetti per gli italiani?
Secondo me, noi risultiamo spesso vincenti proprio perché piacevolmente imperfetti. Non sempre per carità ma sicuramente più della media. De Gregori ne ha fatto una poesia sublime, senza tempo, io volutamente una canzone reggae che tra le pieghe facesse arrivare ad un pubblico vasto, e spesso giovane, dei concetti importanti: amatevi per quello che siete! La figura filiforme della donna imposta dal mercato è una pericolosa chimera a vantaggio del mercato stesso e non certo delle donne se ancora molto giovani ed insicure.
Il video del pezzo è stato girato durante la Million Marijuana March a Roma. Di che si tratta?
Il nome della marcia è piuttosto esplicativo in tal senso, si tratta di liberalizzare le droghe leggere, per buona pace del sig. Giovanardi, ora anche rapper. E’ nata nel 1999 e fa luce sulla cultura della cannabis in genere, per discutere, promuovere, educare consumatori e non. Le cose stanno cambiando, come dice una mia rima “Denver Colorado non è poi così lontano”.
Cosa pensa la tua compagna di questo inno alle donne burrose?
E’ divertita anche lei. Ovviamente ci tiene a specificare che la mia dolce metà (cioè lei) non è alta 1,50 / taglia 50 ma è chiaro che parlo di una donna ipotetica. Lei è ancora troppo poco “chubby”, per questo cucino spesso o la porto a cena fuori.
BBW fa parte dell’EP “Trilogia Milanese”. Qual è il concept di questo lavoro?
Sono da sempre legato a Milano per amicizie, lavoro e perché città natale materna. In questi 3 brani (più il fondamentale Mocassino skit) diciamo che racconto dal mio punto di vista gli aspetti della vita di un rapper emigrante a Milano tra eventi, fiere, moda, design, locali di grido, club hip hop, aperitivi e un Negroni sbagliato di troppo. Roma e Milano sono lontane eppure sono davvero vicine, diverse ma complementari. Questo ed altro nell’ironica parodia rap de “Il re dello swag”, nell’hip hop-ragga di “Settimana della droga” e appunto nel reggae di “BBW”.
Si può vedere questo brano come un tuo ritorno al sarcasmo dopo momenti di sana incazzatura come “A testa alta”??
Si può vedere tutto l’EP come un lavoro estemporaneo dai 2 ultimi album e dal recente tour teatrale con il giudice Gherardo Colombo (Freedom). E’ nato così, in un mese, cotto e mangiato e segue il mood di “Sei meglio te” o “Piotta è morto”, un percorso che comunque parte da lontano. Diciamo il mio lato più sarcastico.
Quest’estate sarai in tour. Per un artista indie quanto conta suonare dal vivo?
Tutto. Io nasco dal vivo e anche se sembra un ossimoro morirò dal vivo. Finchè faccio live, e sono tanti, viene pubblico, ed è tanto ed in continuo ricambio, io sono qui. Tutto il resto è molto bello ma il gioco di squadra che serve a finalizzare il risultato. Il live è la metafora della la palla in rete. Al momento è una goleada.
Sei in continua evoluzione. Non hai paura di non riconoscerti più?
No, anzi, la mia paura è guardarmi allo specchio e vedermi sempre uguale come Dorian Gray che sarebbe una maledizione. Comunque l’evoluzione costante ha una sua logica musicale ed è quel mix secondo me perfetto tra rap, rock e reggae. Sono i 3 generi che più amo, che più ascolto, che da anni spingo e sostengo anche nel mio programma in radio e con le produzioni della Grande Onda.
Ti regalo un bazooka con un colpo solo. A chi spari?
Sparo un colpo dall’Aventino a mezzogiorno al posto del famoso cannone. E’ una metafora naturalmente e sta a significare: “Roma svegliaaa!!”