Quale sarebbe, idealmente parlando, l’undici italiano più forte di sempre? Quale modulo? Chi in porta? E in attacco? Proviamo a giocare, mescolando grandi campioni italiani di epoche differenti

Modulo: 4-4-2

In porta la scelta è difficilissima. Zoff, Peruzzi, Buffon. Meriterebbero tutti e tre di essere schierati. Optiamo per il portiere Campione del Mondo nel 2006.  Convochiamo idealmente gli altri due, così da essere coperti nel ruolo come nessun altro nel mondo mai potrebbe neanche immaginare.

Terzini destri. Mauro Tassotti vince per distacco e si guadagna una maglia da titolare. Tarcisio Burgnich  lo insidia ed è pronto a subentrare in caso di stanchezza.  A sinistra, c’è Paolo Maldini.  Teniamo in caldo Gianluca Zambrotta, che può giocare su tutte e due le fasce, sia in difesa che a centrocampo, per allungare la panchina. In mezzo, sicuro di un posto sua maestà Alessandro Nesta.  Accanto a lui, il Pallone D’Oro Fabio Cannavaro. Appena dietro, l’eterno Gaetano Scirea e il fenomenale Franco Baresi.

Ala destra, l’inarrivabile Bruno Conti, che ha fatto sognare l’Italia intera nel 1982.  In alternativa, il formidabile Angelo Domenghini, numero sette vecchio stampo in grado di abbinare qualità e quantità. In mezzo una maglia ad Andrea Pirlo non la leva nessuno.  Accanto a lui Antognoni,  mentre a sinistra diamo una maglia al grande Mario Corso, due Coppe dei Campioni con l’Inter nel 64 e ne 65.

In attacco? Imbarazzo della scelta.  Si preparino a rispondere alle convocazioni Roberto Baggio, Giuseppe Signori, Roberto Mancini, Francesco Totti, Alessandro Del Piero, Gigi Riva, Christian Vieri e Filippo Inzaghi. La coppia d’attacco titolare, almeno per ora, è Baggio-Riva.  Poi, sarà il campo a parlare…