LinkedIn, il social network dei professionisti, si è lanciato in un’operazione in stile Google ed ha rivelato la composizione di genere ed etnia della sua forza lavoro. Come per il motore di ricerca di Larry Page e Sergey Brin, anche LinkedIn ha divulgato dati e percentuali che non vedono favorite né le donne né, tanto meno, le etnie diverse da quella occidentale. Su 5.400 impiegati del social network professionale il 61% è di sesso maschile così come pure l’82% delle posizioni ‘tech’, quelle più in evidenza nell’azienda. Per ciò che riguarda la razza prevalente all’interno della forza lavoro emerge chiaramente come il 53% del personale sia composto da bianchi. L’amministratore delegato di LinkedIn, Jeff Weiner, ha rivelato durante una conferenza stampa a San Francisco che, alla luce dei dati raccolti, la sua azienda non si può collocare dove lui avrebbe sperato che fosse: ”Vogliamo e possiamo far meglio”, ha aggiunto. Preso atto della prevalenza di maschi bianchi, LinkedIn conta il 38% di personale asiatico, il 4% ispanico e il 2% afroamericano. I dati commentati da Weiner non sono così distanti da quelli emersi da un analogo rapporto ‘trasparenza’ che Google ha reso noto poche settimane prima: per il gigante di Mountain View il 71% dei lavoratori è maschio, il 61% è bianco.