Siamo nel bel mezzo di Francia-Honduras e, fermi sul risultato di 1-0, al terzo minuto del secondo tempo entra in scena l’altra innovazione di questi campionati mondiali dopo la bomboletta spray utilizzata dagli arbitri per delimitare la distanza della barriera dal punto di battuta in occasione di calci di punizione. Stiamo parlando del ‘GolControl’, il sistema di ideazione tedesca che fuga ogni dubbio in caso la palla danzi pericolosamente sulla linea di porta senza regalare certezze sulla validità del gol. Il caso verificatosi ieri è veramente uno dei più probanti con Benzema che controlla bene un lancio dalle retrovie, scocca un destro preciso che coglie il palo interno e rimette la sfera verso l’interno della porta. Il portiere honduregno Valladares, sorpreso dalla traiettoria del pallone tenta un recupero disperato non facendo altro che spingere la sfera dentro la sua stessa porta. Facile a dirsi ora, più difficile da stabilire in tempo reale tanto che, durante la proiezione sui maxischermi del replay, con tanto di traiettoria del pallone, si sono levate bordate di fischi di disapprovazione che sottolineavano come per il pubblico la palla non fosse entrata, GolControl o meno. Attendendo qualche secondo di più l’enigma si è risolto, mostrando chiaramente come lo stesso Valladares spinga la sfera oltre la linea di porta, di poco, ma quanto basta per decretare il gol francese.
16 Giu, 2014 – 10:32
La Francia va in GolControl: anche la tecnologia a segno al Mondiale ’14
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