“Usami, straziami, strappami l’anima , fai di me quel che vuoi tanto non cambia l’idea che ormai ho di te verde coniglio dalle mille facce buffe”
Di solito le band danno vita alle strofe. In questo caso è accaduto il contrario. E’ stata una strofa, particolarmente bella, di un brano dei Negramaro, a dar vita a una band. I Verdeconiglio, la Cover Band dei Negramaro che tanto successo sta riscuotendo, in questo periodo, a Roma e in Italia. Incuriositi dalla loro incredibile somiglianza con gli “originali” made in Salento, abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere con Giampaolo Munelli, frontman dei Verdeconiglio.
Perché proprio Verdeconiglio?
Verdeconiglio è il tema del brano più emblematico dei Negramaro (Mentre tutto scorre ), quello con cui nel 2004 arrivarono al successo del grande pubblico. Lo abbiamo scelto come nome perché, pur essendo molto rappresentativo, è qualcosa che nessuno sa bene cosa sia, Giuliano Sangiorgi stesso. Abbiamo pensato a qualcosa che fosse facilmente riconducibile alla loro musica, ma non in modo scontato…Perché nessuno alla fine sa’ chi sia il verdeconiglio…
Un gruppo di ragazzi romani che celebra una band partita dal salento e in grado poi di trovare un successo incredibile a livello nazionale. Qual è il segreto dei Negramaro secondo te?
I Negramaro sono una delle ultime realtà Italiane che arriva al successo partendo dalla gavetta , dai locali, dai piccoli festival, senza passare prima per talent show e altre comparsate televisive varie. Per quanto mi riguarda, sono la dimostrazione che in Italia, per proporre vera musica di qualità, non basta avere una bella voce ed un vestitino alla moda. I Negramaro, come tutti gli artisti destinati a restare nel tempo, hanno veramente qualcosa da dire e lo fanno in un modo tutto loro. Questa è sempre più rara per chi fa musica…Ma credo che la gente alla fine lo riconosca, continuando a comprare la loro musica e riempiendo i loro concerti anche a distanza di dieci anni dalla loro esplosione. Non sono un fenomeno costruito da qualcuno in provetta. Sono veri.
Il pezzo che ti piace di più?
Personalmente adoro “cade la pioggia”…Ma potrei citartene almeno altri 10 !
Essere una cover band può alla fine risultare quasi frustrante? Non avreste voglia di proporre musica e testi vostri?
La musica non è mai frustrante. Noi abbiamo iniziato proponendo la nostra. Ho prodotto per molti anni brani originali con cui mi sono tolto tante piccole soddisfazioni ma sono arrivato a 30 anni con molte ore di studio alle spalle, e poche di palcoscenico. Allora ho scelto di divertirmi. Il panorama romano di locali purtroppo non offre molte situazioni interessanti per chi propone musica inedita, se si vogliono trovare serate carine, se vuoi esibirti in contesti dignitosi e sopratutto avere un piccolo compenso da dividere con i tuoi compagni di viaggio, devi proporre brani già famosi. Se sei un autore è un compromesso che devi accettare…Ma io credo che si possa essere “originali” anche proponendo cose di altri. La musica non è mai frustrante…
Grande Roberto Arduini…i conigli verdi ti fanno ciao ! 😉