Poche serie sono entrate nel cuore del pubblico come Games of Thrones (Il Trono di Spade nella versione italiana). Un fenomeno letterario ancor prima che fenomeno televisivo, un pò come successe con il maghetto Harry Potter della Rowling. Le trasposizioni cinematografiche e/o televisive sono sempre supportate dal successo in libreria decretato dai lettori. Il Trono di Spade non è da meno nascendo anch’esso come prodotto editoriale con una serie di “libroni” che il suo autore, George R. R.Martin scrittore statunitense divenuto ormai leggenda, ha iniziato a pubblicare nel 1991 iniziando quella che sarebbe poi diventata la serie fantasy epica A Song of Ice and Fire (Cronache del ghiaccio e del fuoco), ispirata alla Guerra delle Due Rose e a Ivanhoe, comprensiva, nell’edizione americana, di sette volumi.

Il fenomeno televisivo

Prodotta dalla HBO Il Trono di Spade è divenuta, nel corso delle sue attuali 4 stagioni, la serie televisiva più vista di sempre per la HBO. E dire che la casa di produzione non è nuova al successo, vedi Breaking Bad altra serie cult da loro prodotta e vincitrice assoluta di ascolti e premi Tv.  GoT ha superato anche gli amati “Soprano” in quanto a popolarità diventando così il serial dei record con oltre 18.4 milioni di persone che l’hanno seguito, quasi 200 mila in più rispetto ai Soprano stessi.

La Montagna, La Vipera e il futuro

La Montagna e la Vipera, ottavo episodio della quarta stagione ed ultimo ad essere andato in onda in Italia, è stato il secondo più visto di sempre. Così bene quest’anno ci era riuscito solo, ma non con gli stessi numeri, True Detective. Per questo motivo i fan di TyrionCersei, Daenerys e Co. vedranno ancora per molto tempo le avventure dei loro amati personaggi. I vertici della HBO infatti si sono affrettati proprio quest’anno a rinnovare Il Trono di Spade per altre due stagioni, la quinta e la sesta. Nel frattempo il pubblico italiano dovrà aspettare ancora qualche giorno (il 13 giugno per la precisione) prima di poter vedere la nuova puntata e capire il destino di Tyrion.

Warning Spoiler!

Il pubblico televisivo è rimasto con il fiato sospeso alla luce del fatto che l’ottava puntata si è chiusa nel modo peggiore possibile: Con lo scontro fra la Montagna e il Campione di Tyrion Oberyn Martell detto “La vipera rossa” che, convinto di aver sconfitto il suo avversario ferito a morte, finisce per farsi “esplodere” la testa dalla zampata finale della Montagna. Per Tyrion le speranze di salvezza sono ridotte al minimo quando il padre lo condanna a morte, alla luce di ciò che ha decretato il combattimento.

La violenza del finale S04XE08

Rimane la violenza della scena finale, una violenza gratuita ed esagerata che non ha precedenti nella serie, superando in crudeltà e crudezza anche le “Red Wedding” della passata stagione. Martin ha sempre mostrato un universo narrativo poco adatto ai “deboli di cuore” ma sempre con una violenza funzionale alla storia. In questo caso, forse, si poteva evitare di essere così crudi e diretti indugiando meno su una delle sequenze più splatter di tutta la stagione e forse dell’intera serie. Se al narrattore, allo scrittore è permesso descrivere e raccontare al regista spetta il compito di mostrare in modo adeguato ciò che sta avvenendo. Se violenza deve essere, e deve sicuramente essere, che sia narrata per immagini nel modo più giusto, magari suggestionando ma senza scadere nello splatter più puro.