Un robot “personalizzato” alla stregua di uno smartphone, dotato di ciò che più ci piace e più ci serve e assemblato a seconda delle nostre precise necessità. Intel ha dimostrato durante un evento in California la sua visione del futuro, perfettamente esemplificata dalla presenza di Jimmy, il primo robot che gli utenti potranno assemblare in base alle proprie esigenze ottenendo pezzi da stampanti 3D. L’amico cibernetico si muove, cammina, ‘parla’ e sarà sul mercato entro la fine dell’anno con un kit del costo di 1600 dollari.
Jimmy – che ha avuto l’onore di auto presentarsi insieme al numero uno di Intel Brian Krzanich – è un il fantastico risultato di progetto di ricerca molto costoso che Intel sta tentando di rendere più accessibile mettendo sul mercato dei ‘cloni’ un po’ meno evoluti e ma che si possano ”montare”, assemblando pezzi ottenuti da stampanti 3D e altre componenti che non possono essere stampate e che saranno fornite nel kit. Jimmy può assolvere a quasi tutti i compiti preimpostati dal suo possessore: all’occorrenza può cantare, è in grado di tradurre idiomi, inviare tweet e portare oggetti. Intel è anche convinta che gli attuali 1600 dollari, necessari per acquistare il kit per assemblare Jimmy, nell’arco di 5 anni potranno scendere a 1000, rendendo la sua creazione ancora più abbordabile.